PALERMO – Arancino o Arancina? Non importa, basta sia buono. A portare la “pace” sulle tavole siciliane è lo chef Tony Lo Coco di un noto ristorante di Bagheria che ha impiattato a forma di Sicilia il simbolo dello street food locale per eccellenza delle due grandi metropoli dell’Isola.
La preparazione dello chef Tony Lo Coco
Una crema di risotto cotto allo zafferano, stracotto di maialino, crema di piselli e mollica fritta. I sapori sono quelli dell’arancino/a, l’aspetto quello di un’Isola che accontenta tutti anche perché lo chef siciliano ha piazzato una mollica al nero di seppia, nella parte destra del piatto, a simboleggiare l’Etna come a tendere un ramoscello d’ulivo “agli amici catanesi” per tentare di siglare la pace tra le due città “rivali”, anche se perlopiù in ambito calcistico.
L’Expocoock di Palermo e le parole di Heinz Beck
L’importanza della diffusione della cultura e dell’alimentazione, come spiega lo chef tristellato ospite, Heinz Beck di un noto ristorante di Roma, guest star più attesa a questa rassegna food palermitana: “Uno chef non può fermarsi al gusto, deve presentare piatti sani e guardare all’equilibrio organolettico fra gli ingredienti “. Quindi anche l’importanza di soddisfare del bene all’intero organismo; ma anche l’occhio vuole la sua parte in cucina, infatti l’aspetto di un buon cibo conta molto.
Ancora Beck aggiunge: “Se i profumi che arrivano a chi mangia non sono graditi suona un campanello d’allarme, la portata viene vista con sospetto, magari a livello inconscio. E anche il miglior piatto del mondo rischia di non essere apprezzato a dovere“.