PALERMO – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha preso parte alla cerimonia di commemorazione dei giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e degli agenti di scorta assassinati nelle stragi di Capaci e via D’Amelio che si è tenuta ieri nell’aula bunker del carcere Ucciardone.
Il Capo dello Stato è stato accolto da un lungo applauso dai presenti.
L’evento si inserisce nell’ambito della Conferenza internazionale dei procuratori generali dei 46 Paesi del Consiglio d’Europa e degli Stati osservatori e della sponda sud del Mediterraneo.
“Falcone e Borsellino sono stati certo isolati ma non sono mai stati soli. Coloro che progettarono gli attentati e li eseguirono sono stati processati e condannati ma la verità è ancora incompleta manca il quadro per definire le complicità” ha detto il procuratore generale della Cassazione, Giovanni Salvi.
Intervenuto, nell’occasione, anche il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese: “Le stragi del ’92 furono il peggior investimento della mafia siciliana. Da quegli attentati del ’92 sono nate le nuove norme antimafia“.
“All’inaudita violenza si rispose con misure mai viste e, giorno dopo giorno, grazie al nuovo slancio delle coscienze e agli importanti provvedimenti adottati dal Parlamento abbiamo ottenuto risultati straordinari. La legislazione ha messo in campo strumenti sempre più efficaci che sono nati dall’esperienza e dalle intuizioni di Falcone e Borsellino“, ha aggiunto.
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