SICILIA – Il maltempo sta flagellando la Sicilia, tra piogge copiose, trombe d’aria e marine, nubifragi e grandinate. Bernardo Gozzini, direttore del Cnr-Lamma (Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale), ha spiegato ai colleghi di Fanpage.it il perché di tali fenomeni, che non sono così insoliti.
“Le trombe marine, quelle che si formano sul mare e che possono arrivare anche sulla terraferma, sono abbastanza tipiche del nostro clima. Si tratta di fenomeni che possono avvenire in particolare sul Tirreno e sullo Ionio. Dal punto di vista meteorologico sono molto limitati, hanno un diametro che arriva ai 500 metri, durano poco, difficilmente superano l’ora“, dichiara.
“Sono tuttavia molto intensi, perché possono avere al loro interno delle velocità notevoli, anche se non raggiungono quelle dei tornado americani. Possono anche sollevare materiali pesanti e scaraventarli lontano, è questa una delle loro pericolosità“, prosegue.
E ancora: “Uno studio di qualche anno fa, realizzato dal climatologo del Cnr Marcello Miglietta, aveva individuato le aree più a rischio in Italia, e tra queste c’è proprio il tratto di mare tra il Sud della Calabria e l’Est della Sicilia“.
“La particolarità di quello che sta succedendo in Sicilia è proprio dovuta al fatto che ne stanno avvenendo diverse in poco tempo, c’è una sorta di incremento di quello che è il numero e l’intensità. Il fenomeno che si è venuto a creare in questo momento sul Sud Italia, e la cosa buffa è che al contrario il Centro Nord viene fuori da una incredibile siccità, è quello di una estrema piovosità che ha anche creato numerosi danni“, precisa.
“Tutto dipende da un sistema di bassa pressione, un ciclone, che ha stazionato per un lungo periodo tra le Baleari, la Sardegna e la Sicilia. Questa persistenza del ciclone su questa zona è dovuta a sua volta a due blocchi anti ciclonici che si sono venuti a creare da un lato tra la Turchia e parte della penisola Balcanica e dall’altro tra il Portogallo e la Francia“, aggiunge.
“Fenomeni del genere potrebbero esserci anche oggi, non si tratta di anomalie, e il pericolo ci sarà fino a giovedì pomeriggio/sera sulla Sicilia. Poi da venerdì finalmente il Centro Sud dovrebbe cominciare a respirare e il prossimo fine settimana dovrebbero esserci ampi tratti di sole“, annuncia Gozzini.
“In questo periodo questi fenomeni possono diventare intensi anche perché la temperatura del mare è ancora abbastanza calda, dà maggiore evaporazione e energia al sistema e quantitativi di acqua che scarica sul territorio. Non bisogna comunque preoccuparsi più di tanto. La tromba d’aria che si forma quasi sempre sul mare muore sulla terra, dove perde la sua forza“, conclude.