PALERMO – Si piange e ci dispera ancora sulla scomparsa improvvisa di una giovane calciatrice siciliana: Vittoria Campo, deceduta a due mesi di distanza dal fratello Alessandro, 25 anni.
Lo ricordiamo, il fratello era stavo trovato privo di vita nel suo alloggio a Favignana. Qui si trovava per un lavoro stagionale. Sul corpo del 25enne venne effettuata l’autopsia perché pare che ad Alessandro, pochi giorni prima il decesso, fosse stato somministrato il vaccino anti-Covid.
Dall’esame autoptico emerse che il cuore del giovane abbia cessato di battere per un arresto cardiaco.
Il giallo sulla morte di Vittoria
A due mesi esatti dalla morte del fratello, anche la sorella 23enne, Vittoria, è venuta a mancare. Così, all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno.
Ad indagare su quanto accaduto in un piccolo paesino del capoluogo siciliano, ci hanno pensato i colleghi di La Repubblica, che attraverso dichiarazioni di alcuni amici vicini alla giovane, portano alla luce dettagli tralasciati prima.
Anzitutto sembra da escludere la correlazione vaccino-morte, come in molti sui social avevano sentenziato.
Secondo quanto avrebbero dichiarato alcuni amici, Vittoria sarebbe entrata “in crisi” a seguito di un incidente al ginocchio che le avrebbe impedito di giocare a calcio. Un amore troppo forte, quello per il pallone, che le avrebbe provocato un forte malessere tale da entrare in un girone più grande di lei: quello della droga.
Ad uccidere Vittoria, si pensa, possa essere stato un mix di sostanze. Non sappiamo nel dettaglio quali, ma siamo certi che gli inquirenti faranno luce su una vicenda che ha gettato nello sconforto il mondo del calcio e non solo.