Catania in cenere salvata dagli eroi in divisa, dopo l’inferno cala il silenzio: il punto della situazione

Catania in cenere salvata dagli eroi in divisa, dopo l’inferno cala il silenzio: il punto della situazione

CATANIA – Catania è in cenere. Dopo l’inferno, i pianti dei bambini e di intere famiglie, il vento che sospinge il fuoco, il rumore di rami e foglie che bruciano mangiati dalla forza delle fiamme, cala il silenzio. I vigili del fuoco sono lì, stremati, i volti neri, il sudore che cola dalla fronte. Davanti a loro, ciò che prima era verde, si è trasformato in una landa desolata. Alberi spogli, sterpaglie diventate cenere e un odore di bruciato che sa di disperazione.

Gli eroi hanno combattuto insieme (e non solo vigili del fuoco) contro un mostro chiamato fuoco. C’è chi ha contenuto i danni, chi ha spento gli incendi, chi ha evacuato gli incolpevoli abitanti delle case, i vacanzieri e anche chi ha salvato vite. Pompieri, Guardia Costiera, Guardia di Finanza, Forze dell’Ordine, Protezione civile, tutti insieme hanno collaborato nonostante le difficoltà, nonostante il caldo e l’aria irrespirabile.

La situazione a Catania: arrivano i rinforzi

Sono ancora parecchi i focolai attivi a Catania nella mattina di oggi, 31 luglio. Riguardano soprattutto la fascia Ionica, nella zona dei villaggi, a partire da San Giuseppe La Rena fino ad arrivare a Vaccarizzo. Qualche intervento ancora nella Zona Industriale, nella parte sud della città etnea e in provincia, zona Adrano. Sono 170 gli interventi lasciati in coda, alcuni dei quali non più attivi. Ancora una decina quelli in corso.

Numeri che quantificano la mole di lavoro, ma che danno solo una lettura parziale di quanto affrontato dai vigili del fuoco nel corso delle terribili 24 ore del 30 luglio 2021. I focolai attivi sono in fase di messa in sicurezza, i pompieri sono riusciti a contenere i danni e a evitare che il dramma si trasformasse in una vera e propria catastrofe.

Nonostante la stanchezza, la Sala Operativa chiama per sapere se c’è bisogno ancora di un loro intervento. Di un altro sforzo per salvare la natura, le abitazioni, altre vite. La speranza è quella che non si assista più a una giornata come quella di ieri, che il fuoco non prenda nuovamente il sopravvento.



Intanto, stanno arrivando a Catania 4 squadre di rinforzo: 2 dai comandi provinciali vigili del fuoco di Messina e di Ragusa e 2 squadre boschive di Catania. Al momento la situazione è sotto controllo, ma se dovesse nuovamente peggiorare i rinforzi faranno certamente la loro parte.

L’ora del silenzio

Intanto, la Protezione civile ha diramato un avviso straordinario con allerta rischio incendi per tutta la Sicilia fino al 6 agosto. Si potrebbero fare – sempre quando è troppo tardi – infiniti discorsi sulla prevenzione, sulla mancanza di personale, di fondi, eccetera.

Ma oggi non è il momento delle polemiche. È l’ora del silenzio, chi deve occuparsi di questi aspetti ha già agito in ritardo. È il momento in cui osservare, compatire e dare una metaforica pacca sulla spalla a chi ha perso la propria casa, ha visto la morte in faccia e anche e soprattutto agli eroi che (stremati come nella foto di copertina) hanno salvato il salvabile, rischiando la loro vita, per salvare quella degli altri. A loro bisogna dire solo grazie.

Da via Fossa Della Creta fino al viale Kennedy, dai villaggi a Le Capannine, dalla Zona Industriale ai Paesi Etnei. Un viaggio infinito a bordo di camionette, con le sirene spiegate, una tuta ignifuga e tanto, tantissimo coraggio. D’altronde è il loro motto: “Salviam la vita agli altri, il resto conta poco“.

Le immagini video

Foci del Simeto

 

 

Le Capannine

 

 

 

Fonte foto Facebook – Devoti Di Sant’Agata