SICILIA – Al via in Sicilia una nuova fase della campagna vaccinale, che riguarda i vaccini per il personale della grande e media distribuzione. Un’iniziativa che va di pari passo e segue la linea tracciata dalla Regione Siciliana della cosiddetta “vaccinazione a tappeto” nei confronti di chi non ha ancora ricevuto neanche la prima dose. Si tratta di una nuova fase che mira a: una ricognizione del personale non ancora vaccinato, la possibilità di ricevere il siero nei luoghi turistici, della movida o sul posto di lavoro, e il potenziamento dei punti vaccinali comunali con la riassegnazione del personale in servizio.
Sono queste alcune delle principali novità contenute nella ordinanza firmata dal presidente Nello Musumeci, in vigore dal 9 luglio e fino all’1 settembre, con cui il governo regionale dà avvio alla “Campagna di vaccinazione di prossimità”.
Una vera e propria campagna “a tappeto”, un piano articolato per imporre una forte accelerata alla campagna di immunizzazione, anche alla luce della diffusione della variante Delta, e raggiungere al più presto la quota dell’80% di vaccinati stabilita a livello nazionale. Proprio la variante del momento è quella a preoccupare maggiormente governo e autorità sanitarie locali e nazionali.
I casi Covid, d’altronde, sono in risalita in Sicilia e in diverse regioni sparse nel resto d’Italia. In particolar modo sull’isola preoccupa la situazione di Caltanissetta (al momento, la provincia “messa peggio” per quanto riguarda contagi giornalieri e incidenza). Non si esclude il ritorno in zona gialla per l’isola e per altre regioni.
I campanelli d’allarme riguardano principalmente Caltanissetta, Ascoli Piceno, Lodi, Napoli e Verona; ma preoccupa anche la situazione dei vacanzieri italiani bloccati all’estero per la nascita di focolai (basta pensare alla situazione dei 13o giovani a Malta) e di quelli che ritornano nel Bel Paese con addosso la terribile variante. Oggi 10 ragazzi di ritorno da Valencia (Spagna) sono risultati positivi alla variante Delta del Coronavirus, dopo il risultato del tampone effettuato all’aeroporto di Palermo. In tal senso, il governo regionale ha disposto l’obbligo di tampone per chi ritorna da Spagna e Portogallo. Si tratta, al momento, degli unici due Paesi europei per i quali in Sicilia è prevista questa misura di sicurezza.
Intanto, il report vaccini nazionale e siciliano è in continuo aggiornamento e Musumeci assieme alla sua giunta e alle autorità sanitarie punta al censimento dei dipendenti – personale dei servizi di pubblica utilità, servizi essenziali, autotrasportatori, personale delle imprese – non ancora vaccinati (compito che spetterà alle varie Asp). In caso di indisponibilità o di rifiuto, il datore di lavoro dovrà, nei modi e termini previsti dai contratti collettivi, riassegnare il dipendente ad altro ruolo, che non implichi il contatto diretto con l’utenza.
Oltre al censimento si punta anche a effettuare vaccinazioni nei luoghi turistici e della movida. In particolare nelle località turistiche sarà avviata una campagna speciale di vaccinazione a favore del personale della grande e media distribuzione (centri commerciali e supermercati). Anche le vaccinazioni sul posto di lavoro sono possibili su diretta richiesta dei dipendenti.
Le aziende sanitarie, inoltre, potenzieranno i presidi vaccinali nei Comuni, in particolare in quelli che hanno fatto registrare una minore adesione.
“Siamo impegnati senza sosta – dice il presidente Musumeci – perché l’obiettivo della ‘immunità di gregge’ sia raggiunto al più presto. Alcuni dei provvedimenti che ho appena disposto sono innovativi, a livello nazionale, perché riteniamo di dover maggiormente coinvolgere gli operatori turistici – che finalmente hanno ripreso a lavorare a pieno ritmo – perché proprio nei luoghi di vacanza ci si possa vaccinare, anche realizzando drive-in i cui costi saranno sostenuti dal Sistema sanitario regionale. Faccio appello poi ai datori di lavoro: ci sostengano nella ricognizione di quanti ancora non hanno ricevuto il siero antiCovid. Vaccinarsi – conclude il governatore – non significa soltanto proteggere se stessi ma avere anche rispetto e senso di responsabilità verso gli altri“.
Fonte immagine Regione Siciliana