CATANIA – Non si arresta l’attività vulcanica dell’Etna che rende esausti i catanesi a causa della persistente caduta di cenere. A tal proposito arriva un nuovo comunicato dell’INGV, che ha trascorso la notte a monitorare la situazione del vulcano.

Fonte foto Tonino Giorgianni
Il comunicato INGV
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che l’attività stromboliana al CSE è gradualmente aumentata dalle 7,25 UTC. Contemporaneamente si registra un’attività di spattering alla bocca posta alla base del CSE, che continua ad alimentare una colata che si riversa nella valle del Bove.
Fonte foto Giusy
Persiste un’attività esplosiva alla Voragine con una lieve emissione di cenere e un degassamento sostenuto al CNE. Contestualmente, si osserva un ulteriore graduale aumento dell‘ampiezza del tremore vulcanico, la cui sorgente è localizzata in corrispondenza del CSE a quasi 3.000 metri.
Vista da Viagrande, fonte Federico Cristaldi
Anche l’attività infrasonica risulta sostenuta sia nel tasso di accadimento che nell’ampiezza dei segnali. La localizzazione degli eventi infrasonici permane al CSE.

Fonte foto INGV
L’ultimo aggiornamento
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, comunica che alle ore 7,50 UTC l’attività stromboliana è passata a fontana di lava. L’altezza della fontana di lava è intorno a 300 metri. In merito a ciò, arriva la segnalazione che i boati sono udibili da Zafferana Etnea.

Fonte foto Nunzio INGV
L’Etna vista da Randazzo

Fonte foto Pucci Giuffrida
La situazione a Piano Provenzana
Fonte foto Sylvia
Le immagini video riprese da Trecastagni
Si ringrazia per il video Giusy da Trecastagni, immagini riprese dal cimitero