CATANIA – Ecco le operazioni svolte a Catania e provincia dai carabinieri e dalla polizia:
- i carabinieri del Nucleo Radiomobile del comando provinciale hanno arrestato nella flagranza il 52enne catanese Antonio Giuffrida, ritenuto responsabile di coltivazione illecita di sostanze stupefacenti e furto aggravato. Nella circostanza, un equipaggio del Nucleo Radiomobile, durante un servizio perlustrativo nella via Euforbia, nella frazione Vaccarizzo, ha notato lo strano atteggiamento dell’uomo che, uscendo dall’abitazione a lui in uso, si era accorto della presenza della gazzella e si era immediatamente girato alla vista dei militari come a nascondersi, ottenendo però il risultato opposto a quello sperato. I militari infatti, insospettitisi, lo hanno fermato per identificarlo e procedere poi a una perquisizione dell’abitazione che, stante il caratteristico odore percettibile, li avrebbe poi portati alla scoperta di una piantagione di cannabis indica occultata all’interno di essa. In effetti l’uomo aveva realizzato una serra indoor, munita di ogni impianto necessario per la coltivazione: lampade per la corretta temperatura, sistema di ventilazione e impianto irriguo, oltre ai vari concimi necessari per le 81 piante di canapa indiana, che sono state trovate, aventi un’altezza compresa tra i 120 e i 160 centimetri. Ma non basta, perché tale coltivazione avrebbe richiesto una dispendiosa bolletta elettrica e, pertanto, l’uomo aveva comunque risolto il problema realizzando un allaccio abusivo alla rete pubblica per l’alimentazione degli impianti. Giuffrida è stato posto agli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito per direttissima;
- i carabinieri della Stazione di Belpasso, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catania, hanno arrestato il 40enne Luca Raimondo, del posto. L’uomo, che dovrà espiare la pena di 9 mesi e 22 giorni di reclusione per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio commesso in Belpasso nell’ottobre del 2016, dopo le formalità di rito è stato associato al carcere catanese di Piazza Lanza.
- Nella giornata di ieri, il personale del commissariato Librino ha effettuato controlli volti a contrastare l’illegalità diffusa in viale Grimaldi numero 18. Particolare rilievo assume l’arresto in flagranza del pluripregiudicato S.D.A. di 46 anni, appartenente a un nucleo familiare che percepisce il reddito di cittadinanza; lo stesso si è reso responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di cocaina e, nella circostanza, oltre le molteplici dosi di cocaina, materiale di confezionamento e denaro in contante, sono state trovate in un luogo sottoposto alla sua vigilanza 15 munizioni calibro 9 per 21 detenute abusivamente, il tutto sequestrato penalmente. Inoltre, è stato accertato che la sua abitazione era allacciata abusivamente alla rete Enel; per questi motivi è stato anche indagato per furto di energia elettrica e detenzione abusiva di munizioni di armi da fuoco. In detta attività illegale, era collaborato da un altro soggetto che è stato indagato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale e spaccio di sostanze stupefacenti. Durante le operazioni di polizia, si sono presentati diversi assuntori nell’abitazione dell’arrestato che, senza mascherine e innanzi ai poliziotti, che non riconoscevano in quanto in abiti civili, hanno chiesto sostanza stupefacente; quindi, i controlli sono stati estesi anche a detti soggetti e, tra questi, alcuni sono stati sanzionati per violazione della normativa anti Covid, in un caso è stata sequestrata l’auto priva di assicurazione e, in un altro eclatante, un assuntore, P.R. di 54 anni, è stato arrestato in flagranza per la violazione della sorveglianza speciale di P.S. con obbligo di soggiorno e resistenza a pubblico ufficiale. Quest’ultimo, sorpreso in viale Grimaldi 18 al fine di acquistare sostanze stupefacenti, una volta fermato ha tentato la fuga e, nell’occorso, si è accertato che era sottoposto alla citata misura di prevenzione con obbligo di permanenza in un Comune della provincia di Catania. Durante le suindicate operazioni di polizia sono intervenuti anche i vigili del fuoco.
- Il Questore di Catania, applicando una recentissima legge, ha emesso il D.A.SPO. sportivo cosiddetto “fuori contesto” nei confronti di S.G., di 32 anni, al quale è stato vietato l’accesso a tutti gli stadi dove si svolgono incontri di calcio per la durata di 5 anni. La norma permette di vietare l’accesso agli stadi a tutti quei soggetti che manifestano la pericolosità sociale anche in circostanze o fatti non riconducibili a episodi di violenza commessi in occasioni di incontri di sportivi. Poiché recidivo, in quanto precedentemente destinatario di analogo Daspo, la Procura della Repubblica di Catania, recependo le risultanze della questura, ha richiesto al gip la prescrizione aggiuntiva di presentarsi in un ufficio di polizia durante le partite della squadra di calcio del Catania: tale richiesta, è stata convalidata dal gip del Tribunale. Il soggetto daspato, appartenente al noto gruppo ultras “Skizzati Passarello” della curva Nord dello stadio Angelo Massimino, inizierà la sottoposizione al citato provvedimento non appena uscirà dal carcere dove è tuttora detenuto, perché arrestato dalla Squadra Mobile nell’operazione “Minecraft”, in esecuzione dell’ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica. L’uomo, infatti, è stato ritenuto responsabile, unitamente ad altre 16 persone, dei reati di detenzione illecita di sostanza stupefacente e associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di droga, con l’aggravante prevista e punita dall’art. 416 bis c.p. per aver favorito l’associazione mafiosa denominata “Cappello-Bonaccorsi”.