Dopo il sisma del 26 dicembre, Aci Sant’Antonio è il primo comune a ricevere il CAS

Dopo il sisma del 26 dicembre, Aci Sant’Antonio è il primo comune a ricevere il CAS

ACI SANT’ANTONIO – Il CAS, cioè il contributo autonoma sistemazione da assegnare a chi ne ha fatto e ne fa richiesta a seguito del sisma del 26 dicembre che nel solo territorio santantonese ha distrutto quasi duecento abitazioni, ha ottenuto il via libera per il comune di Aci Sant’Antonio relativamente al mese di gennaio.

Sono in tutto 41 le istanze già valutate e finanziate, mentre altre sono in corso di accertamento (sarà possibile avanzare richiesta fino all’8 marzo, come stabilito dalla direttiva del 31 gennaio scorso del DRPC) e verosimilmente verranno finanziate il prossimo mese.

Ha diritto a godere del finanziamento chi non alloggia in strutture convenzionate come alberghi o strutture sociosanitarie.

“Aci Sant’Antonio è il primo comune a ricevere il CAS e questo significa che abbiamo lavorato bene. Abbiamo lavorato bene come istituzione, comunicando puntualmente e con estrema chiarezza ai cittadini quanto andava fatto per avanzare richieste corrette, e hanno lavorato bene gli Uffici, nello specifico i servizi sociali, e a loro va il mio ringraziamento: erano incaricati della gestione del CAS e, coadiuvati dal dottore Mazzarino, che ha provveduto all’inserimento puntuale e celere dei dati all’interno della piattaforma, hanno attivato nel modo migliore tutte le procedure necessarie”, ha dichiarato il sindaco Santo Caruso.

“Questo significa che quando gli uffici mettono in pratica come richiesto le indicazioni che provengono dal sindaco si riescono a finalizzare, nel modo migliore, anche le situazioni più delicate e urgenti. Voglio ringraziare, inoltre, anche il commissario straordinario Foti, per la disponibilità al confronto costante, che ha permesso di risolvere alcune questioni ingarbugliate senza perdite di tempo”.

“Devo infine sottolineare quanto sia lieto del fatto che l’arrivo del CAS, che fa di noi al momento un unicum, smentisca quanto dichiarato nella prima ora da una parte della minoranza consiliare che aveva avanzato dubbi circa le possibilità di ottenere in tempi brevi il finanziamento: questo dimostra come le polemiche di natura politica siano in questo momento sterili e non abbiano utilità. Lavorando coesi possiamo riuscire a dare a tutti un aiuto concreto in tempi ragionevoli: la gente ha bisogno di rassicurazioni e di certezze, e l’arrivo del CAS già adesso è un primo importante passo in questa direzione”.

“Colgo l’occasione per ricordare a chi si trova nella condizione di sfollato e non ha ancora fatto richiesta di accesso al contributo, di non attendere a lungo: il termine ultimo, che è l’8 marzo, si avvicina”, così conclude il sindaco.

Si è parlato dell’arrivo celere del CAS anche ieri sera a Santa Maria La Stella, dove gli abitanti della frazione hanno indetto un incontro con le istituzioni, sia quelle santantonesi che quelle acesi, per discutere dell’emergenza sisma.

Per Aci Sant’Antonio c’erano il sindaco, Santo Caruso, il vicesindaco Giuseppe Santammaria, l’assessore Quintino Rocca e i consiglieri Agata Spinto, Michele Quattrocchi, Giuseppe Leonardi, Giuseppe Finocchiaro e Salvatore Privitera.

Per Acireale erano presenti l’assessore Palmina Fraschilla e il consigliere comunale Graziano Camelia. Dopo aver discusso della questione di via Floridia, i cui lavori di sistemazione saranno eseguiti dalla protezione civile (il cui progetto sostituirà quello dell’ufficio tecnico della provincia), si è parlato delle scuole santantonesi.

Caruso ha reso noto come purtroppo la prima gara indetta dagli uffici sia andata deserta probabilmente per via della procedura di affidamento scelta dagli stessi uffici, e si spera adesso nella seconda che avrà luogo lunedì con le stesse modalità della prima.

Si è innescata poi qualche polemica legata a temi che vanno al di là di quello per i quali ci si è incontrati, come la raccolta differenziata o la pubblica illuminazione e, nonostante qualcuno, sottolineando la propria condizione di sfollato costretto in albergo, ha fatto notare come prioritari per la natura dell’incontro fossero argomenti inerenti il sisma, Caruso ha comunque risposto.

In merito all’illuminazione, ad esempio, è già stata emanata una direttiva specifica, ma purtroppo tutto va a rilento perché gli uffici non riescono a portare avanti le pratiche: “È tutto fermo perché il caposettore è in malattia, ha spiegato il primo cittadino, e siamo costretti ad attendere”.

“Tutto è scaricato sull’architetto Gurreri, che in questo momento deve supportare due settori rimanendo l’unica che porta avanti le procedure sul terremoto, che sono chiaramente prioritarie. La Gurreri ha indetto anche la seconda gara, sostituendo il responsabile dei lavori pubblici che al momento è in malattia”.

È stato quindi sottolineato tanto da Aci Sant’Antonio quanto da Acireale come, purtroppo, in certi casi la parte burocratica penalizzi l’indirizzo politico, rallentando i lavori e incidendo pesantemente sull’opinione pubblica.

Immagine di repertorio