Sequestrata una clinica veterinaria abusiva: trovati farmaci scaduti e lavoratori in nero

Sequestrata una clinica veterinaria abusiva: trovati farmaci scaduti e lavoratori in nero

CATANIA – Effettuati diversi controlli in territorio dal commissariato Borgo-Ognina che insieme con il Distretto Veterinario Asp 3 di Catania ha ispezionato un ambulatorio veterinario ubicato in zona Cibali.

Le autorità hanno riscontrato che nella struttura mancava la figura del Direttore Sanitario e che la stessa risultava priva di qualsiasi autorizzazione sanitaria e dei minimi requisiti igienico-sanitari.

Inoltre, all’interno di un frigorifero sono stati trovati anestetici e antibiotici utilizzati in ambito chirurgico veterinario dei quali il titolare non è stato in grado di esibire alcuna documentazione circa la provenienza.

Successivamente, al titolare è stato richiesto di consegnare eventuali ulteriori farmaci di cui fosse in possesso; quindi,  accompagnato dagli agenti,  si è recato presso l’abitazione della segretaria dov’era custodito un grande sacco con all’interno alcuni farmaci e del materiale di sutura scaduto.

In tale circostanza è stato rinvenuto anche un farmaco denominato “Tanax” usato esclusivamente per trattare eutanasia che, come noto, ove non somministrato con adeguata competenza, procura gravissime sofferenze al paziente prima di morire.

Il responsabile dell’ambulatorio, un cinquantatreenne catanese, è stato pertanto indagato in stato di libertà per esercizio abusivo della professione di medico veterinario e per lo smaltimento illecito di rifiuti sanitari: infatti, a fronte degli interventi chirurgici e dei trattamenti sanitari eseguiti, non era in possesso dei formulari che ne attestassero il regolare smaltimento.

La struttura sanitaria è invece stata sottoposta a sequestro penale preventivo, mentre i medicinali sono stati ritirati dall’Asp Veterinari.

In occasione dei controlli, sono stati anche identificati anche 2 dipendenti, una segretaria ed un veterinario, privi di contratto di lavoro: per tale motivo è stato informato l’Ispettorato del Lavoro e l’Inps.