CATANIA – Valorizzare i grandi compositori italiani dell’800 creando una rete di cinque Festival dedicati ai grandi operisti Bellini, Donizetti, Rossini, Puccini e Verdi.
È questo il proposito del quale si è discusso durante il primo meeting fortemente voluto dal senatore Giovanni Pieraccini e promosso dalla presidente della Fondazione Festival Pucciniano Adalgisa Mazza.
“In un momento di profonda crisi come quello in cui versa l’Italia – afferma Pieraccini – la capacità di ripartire dipende dalla capacità di essere propositivi, di lavorare a progetti ambiziosi”.
Pare che l’idea affondi le sue radici nel 1983, quando il senatore aveva avviato un progetto di legge che supportasse questa idee della rivalutazione.
“I nobili della storia della lirica italiana – prosegue Pieraccini nel suo intervento di apertura della riunione – hanno segnato la storia del nostro Paese. Musicisti che hanno contribuito e ancora oggi contribuiscono, con una forza straordinaria, alla promozione dell’Italia e delle sue straordinarie bellezze e costituiscono uno dei canoni identitari del nostro Paese, dalla Lombardia, sino alla Sicilia, passando per l’Emilia, Le Marche e la Toscana.”
Dato positivo è la partecipazione collaborativa di tutte le istutuzioni. Ai massimi livelli si sono mostrati disponibili il Rossini Opera Festival di Pesaro con il sovrintendente Gianfranco Mariotti, il Festival Bellini di Catania con il direttore artistico Enrico Castiglione. Poi ancora il Bergamo Musica Festival con l’assessore alla cultura e turismo del comune di Bergamo Nadia Ghisalberti e il direttore artistico Francesco Bellotto, il Festival Puccini con la presidente Adalgisa Mazza e il direttore artistico Daniele De Plano, e il consigliere di indirizzo e presidente del consiglio provinciale di Lucca Andrea Palestini.
Erano assenti, ma solo per motivi contingenti, i rappresentanti del Festival Verdi che hanno comunque dato la loro adesione al progetto.
Durante le riunione si sono succedute numerose proposte volte all’avvio di un percorso comune che consenta di realizzare obiettivi di breve, medio e lungo periodo. Attività di promozione congiunte per moltiplicare le grandi potenzialità che i Festival hanno di attrarre “turisti” nel nostro Paese e per incrementare la ricchezza prodotta nei rispettivi territori.
Infatti a breve la promozione dei Festival avverrà presso il pubblico dell’Expo 2015. Sono stati investiti fondi per una campagna integrata che prevede la realizzazione dei classici materiali cartacei sui quali riportare i cartelloni di tutti i cinque Festival, all’apertura di profili social che saranno animati in più lingue.
“Questo significativo primo passo – come sottolineano anche Enrico Castiglione, Francesco Bellotto e Daniele De Plano – può aprire anche a più profonde relazioni sul piano artistico e culturale”.