“La bisbetica domata”: continuano le repliche

“La bisbetica domata”: continuano le repliche

CATANIA – Continuano le repliche di “La bisbetica domata” in scena dal 14 al 17 Gennaio alle 21 al Teatro Brancati di Catania.

La regia è di Turi Giordano, sul palco con l’assoluta protagonista Guia Ielo anche Filippo Brazzaventre, Agostino Zumbo , Giuseppe Bisicchia, Fabio Costanzo, Angelo D’Agosta, Lucia Fossi, Massimo Giustolisi, Monia Manzo, Raniela Ragonese, Giovanni Rizzuti.

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Il testo è caratterizzato da due parti ben distinte: la prima racconta l’inganno di un Lord ai danni dell’ubriacone Cristopher Sly a cui gli si fa credere di essere stato addormentato per anni e che poi lo si costringe ad assistere ad una rappresentazione di attori girovaghi; la seconda invece è la conseguente rappresentazione teatrale che sviluppa il tema della “bisbetica Caterina che poi viene domata dal caparbio Petruccio”.

Insomma: “teatro nel teatro” e partendo proprio da questo “disegno” shakespeariano che si è cercato di impostare lo spettacolo come una moderna commedia dell’arte, dove tutto è finto (finanche la recitazione), in modo tale da riassaporare quell’arte rappresentativa all’antica italiana che tanto andava in voga all’epoca di Shakespeare.

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L’autore inglese in questa commedia dimostra la sua personale sensibilità critica nei confronti del ruolo della donna del suo tempo ed analizza con grande abilità la psicologia femminile, svelandoci sia i segreti della vita coniugale sia quelli del matrimonio di convenienza contrapponendo l’amore corrisposto di Lucenzio per Bianca a quello d’interesse di Petruccio per Caterina. 

Il contrasto tra Caterina, donna diretta, ma sincera, e Bianca, fanciulla educata ma prepotente, alla fine mette in guardia il pubblico sulle false apparenze ed insegna che non sempre la sposa che si piega remissiva ai doveri è capace di amare veramente.

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Ovviamente oggi  i metodi usati da Petruccio per “domare” la bisbetica sarebbero considerati degli abusi, ma all’epoca fornirono un ricco divertimento al pubblico. 

In questa nuova e nostrana versione la vicenda rimarrà pressochè identica, però cambierà, e di molto, lo spirito con cui viene affrontata anche perché siamo nel XXI secolo e non più in quel 1594 anno in cui andò in scena per la prima volta la commedia scritta da William Shakespeare intitolata  “The Taming of the Shrew”.