SICILIA – Non migliorano le condizioni idriche legate al rischio siccità in Sicilia, con l’assenza sempre più crescente delle piogge e gli invasi prossimi al completo svuotamento. Infatti, secondo quanto affermato dal Sias, il periodo piovoso più longevo è stato registrato a Messina, dalla durata di dieci giorni.
La Sicilia in siccità, le dichiarazioni del Sias
Arrivano dati allarmanti sulla questione siccità in Sicilia, ad annunciarlo è il Servizio informativo agrometeorologico siciliano (Sias) che ha dichiarato:
“Il maggio 2025 è stato segnato in particolare da un singolo evento anomalo, la tempesta Ines, una circolazione depressionaria formatasi sul Nord Africa che il giorno 15 è stata da sola responsabile di buona parte degli accumuli mensili”.
Si sottolinea inoltre che questa è “la seconda volta in 3 anni, dopo l’eccezionale maggio 2023, che fenomeni così diffusi e allo stesso tempo intensi interessano l’Isola nel mese di maggio”.
Proprio sul confronto con il 2023 la Sias ha poi aggiunto: “Tuttavia, mentre nel 2023 il numero di giorni piovosi e gli accumuli mensili erano risultati del tutto anomali rispetto alle serie storiche – producendo seri danni alle produzioni cerelicole, foraggere e viticole – questa volta gli impatti negativi sono risultati limitati. Il numero medio di giorni piovosi è risultato pari a 5. Superiore alla norma del mese, pari a 3, ma ben lontano dagli 11 giorni piovosi registrati nel maggio 2023“.
I dati raccolti nei diversi comuni
Dai dati emersi dal Sias emerge inoltre come: “Il numero massimo di giorni piovosi, dieci è stato registrato dalla stazione Cesarò Monte Soro (Messina), mentre un solo giorno piovoso è stato registrato a Licata (Agrigento). L’accumulo medio regionale mensile in base ai dati della rete Sias risulta pari a 52 mm. Di ben 33 mm superiore alla norma di maggio del periodo 2003-2022. Con un’enorme variabilità territoriale che va dall’accumulo mensile massimo, pari a 127,4 mm, registrato dalla stazione Linguaglossa Etna Nord (Catania), a quello minimo pari a 6,6 mm registrato dalla stazione Licata.
Il massimo accumulo giornaliero, pari a 80 mm è stato registrato il giorno 15 dalla stazione Termini Imerese (Palermo). Tuttavia, sulla più fitta rete della Protezione civile regionale sono stati registrati quel giorno accumuli fino a 129 mm nelle aree più interne del Palermitano. Per ciò che riguarda i bilanci idrici, le piogge di maggio hanno portato beneficio alla
dotazione idrica dei suoli. Favorendo lo slittamento in avanti dell’avvio della stagione irrigua, almeno laddove gli apporti sono stati significativi”.
Giungono tuttavia notizie spiacevoli sul fronte delle riserve idriche. “È risultato molto limitato invece l’accumulo di nuove riserve idriche nel sistema degli invasi, dal momento che, dopo le scarse piogge di aprile, i suoli sono stati in grado di assorbire la maggior parte della pioggia caduta. Il tutto senza rilasci consistenti nel reticolo idrografico. Nel medio periodo risultano pertanto deficit pluviometrici ancora importanti. Specie in Sicilia occidentale e sulla fascia meridionale. Così come sul settore ibleo”.
