CATANIA – La Gigafactory 3Sun di Catania, la più grande in Europa per la produzione di celle e moduli fotovoltaici ad alte prestazioni, si conferma al centro dell’interesse strategico europeo. A testimoniarlo è la visita di oggi del vicepresidente esecutivo della Commissione Europea, Stéphane Séjourné, che ha lodato il ruolo cruciale dell’impianto per il futuro industriale e sostenibile dell’Unione.
Le dichiarazioni di Stéphane Séjourné
“In un momento in cui l’Unione europea deve rafforzare il proprio modello, 3Sun risponde a diverse sfide strategiche”, ha dichiarato Séjourné durante l’incontro.
Il vicepresidente ha sottolineato come l’azienda siciliana rappresenti una triplice sfida. “Una sfida scientifica – ha aggiunto – proponendo una nuova tecnologia all’avanguardia nell’innovazione sul mercato dell’energia solare. Una sfida ambientale, consentendo l’aumento della produzione di energia pulita in Europa. E una sfida geopolitica, rafforzando l’indipendenza energetica dell’Europa lungo tutta la catena di valore. Incarna pienamente la nuova dottrina dell’Europa: industrializzare e decarbonizzare allo stesso tempo; fare bene, facendo il bene”.
“Alcuni ritengono che – ha ribadito Séjourné – il settore fotovoltaico in Europa sia scomparso e invece non è così: la mia presenza qui è proprio per dimostrare che la Commissione pensa che il fotovoltaico abbia ancora un futuro. La seconda cosa, e questo sito lo conferma, è che la politica industriale europea non è una politica di capitale bensì una politica di territorio. Allora, si tratta di 600 posti di lavoro diretti e un migliaio indiretti, e questo dimostra che la dimensione supera quella del territorio siciliano. È una dimensione importante per tutta l’Europa. Dobbiamo rispondere a sfide economiche, ma anche ambientali e geopolitiche”.
La competizione globale con la Cina
Il vicepresidente ha infine toccato il nodo della competizione globale con la Cina. “Se il settore fotovoltaico è molto dominato dalla Cina, il settore europeo dovrà essere sostenuto anche da noi altrimenti scomparirà. Nei prossimi mesi dovremmo sviluppare anche tutto il processo di decarbonizzazione e incrementare la domanda: dobbiamo potenziare il made in Europe. La Commissione, anche il Parlamento Europeo che si dovrà occupare tra breve della revisione dei mercati pubblici, insieme dovremmo sviluppare una strategia per potenziare la domanda. Ecco quindi, la posta in gioco è importante per l’Italia ma anche molto per l’Europa. Le sfide sono molto importanti e la Commissione Europea ne è consapevole. Dobbiamo sviluppare delle strategie a livello di impiego e a livello di mercato interno”.
Le parole di Stefano Lorenzi
“La visita del vicepresidente Séjourné – ha dichiarato Stefano Lorenzi – è motivo di grande soddisfazione e conferma l’attenzione crescente della Commissione verso la nostra Gigafactory del fotovoltaico, la più grande in Europa. I moduli e le celle prodotti a 3Sun – ha aggiunto – si distinguono per l’elevato livello tecnologico e per l’innovazione, elementi che rendono la nostra Gigafactory un’eccellenza del made in Europe e l’unica realtà industriale di questo tipo in Europa. Siamo consapevoli del ruolo strategico che ricopre 3Sun per la crescita del settore fotovoltaico europeo che, per essere davvero competitivo, ha bisogno dello sviluppo di una solida filiera produttiva e di una normativa che la supporti”.
“Noi abbiamo fatto la nostra parte – ha sottolineato il Ceo di 3Sun – sviluppando un’azienda all’avanguardia con la tecnologia innovativa e siamo orgogliosi di averlo fatto a Catania con l’aiuto del centro di ricerca italiano, francese e università.”
Lorenzi ha poi evidenziato le difficoltà del settore in assenza di misure europee paragonabili a quelle messe in campo da altri giganti globali.
“Abbiamo bisogno di misure di supporto a livello europeo e italiano per poter competere ad armi pari con i concorrenti cinesi che sono stati sovvenzionati ampiamente per centinaia di miliardi negli ultimi dieci anni.”
3Sun punta a raggiungere 3 Gigawatt entro fine anno
“Le macchine sono tutte installate e puntiamo a produrre fino a 3 Gigawatt, abbiamo intenzione di completarla entro fine anno – ha aggiunto – la vera capacità prodotta dipende dalle condizioni di mercato: abbiamo prodotto 150mila moduli che abbiamo in parte venduto e in parte sono in magazzino. Adesso la discussione con la Comunità europea è importante perché dobbiamo avere un framework che premi il made in Europe e ci consenta di scaricare sul mercato tutta la capacità che abbiamo a Catania”.