L’ambasciatrice palestinese a Catania: “Israele usa Hamas come scusa. Il vero problema è l’occupazione”

L’ambasciatrice palestinese a Catania: “Israele usa Hamas come scusa. Il vero problema è l’occupazione”

CATANIA – L’ambasciatrice palestinese in Italia Abeer Odeh è stata a Catania per partecipare all’incontro organizzato dalla Filcams CGIL alla Camera del Lavoro. A 77 anni anni dallo scoppio del conflitto arabo-israeliano, l’attuale fase della guerra tra Israele e Palestina è stata raccontata durante l’incontro “Pace e cooperazione dei popoli. Quale futuro per i nostri giovani” svolto al Salone Russo. Presenti rappresentanti di Amnesty International, Emergency, Anpi Catania, Arci Catania, Sinistra Italiana e Movimento Cinque Stelle, insieme al sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo che ha scelto di gemellare la città con Betlemme puntando sulla tradizione dei presepi. Presente il segretario della CGIL Catania Carmelo De Caudo e il segretario della Filcams CGIL Davide Foti.

L’ambasciatrice palestinese in Italia su Catania: “É come una nostra comunità”

Abeer Odeh ha spiegato di essere in visita per la quarta volta a Catania e di avere un particolare feeling con la città, tanto da considerarla una “nostra comunità” perchè ritenuta solidale con la causa palestinese. “Non è la prima volta, ma la quarta che mi trovo qui. Quel che mi lega alla popolazione di Catania è la solidarietà che mostrano verso la questione palestinese. Questo mi incoraggia sempre, così, quando vengo chiamata a Catania, lascio il mio lavoro e vengo qui immediatamente”. Sono pochi i palestinesi residenti in città, ma la vicinanza dei catanesi fa da ago della bilancia nel rapporto tra l’ambasciatrice palestinese in Italia Abeer Odeh e Catania. “La comunità palestinese è piccola, ma le persone, anche se poche, fanno molto. Noi consideriamo Catania una nostra comunità perché è solidale con noi”.

Hamas una scusa usata da Israele per attaccare la Palestina

Alla domanda se Hamas fosse un problema per la Palestina, l’ambasciatrice Odeh ha risposto. “Il problema non dico che è Hamas, il problema è l’occupazione israeliana perchè Hamas è stata creata dalla stessa Israele per trovare le scuse per attaccare i palestinesi. Il Mondo sta guardando solo Hamas, non guarda l’occupazione, non guarda le sofferenze del popolo palestinese. È questo il problema”.

Mai rispettato il principio di “due stati e due popoli”

La risoluzione Onu 181, adottata nel 1947, che prevede la spartizione della Palestina in due Stati aspetta di essere applicata. “Ascoltiamo da sempre il concetto di “due stati e due popoli” – ha spiegato l’ambasciatrice Odeh da Catania – Quello che sta succedendo adesso, la guerra contro i Palestinesi, quello che accade nella Striscia di Gaza, la fame che patiscono due milioni di palestinesi, che vivono senza acqua, cibo, medicinali, senza ospedali e senza scuole, non rispecchia questa intenzione. Inoltre, non sentiamo la condanna di tanti Stati verso i crimini di guerra che sta perpetrando Israele, portando allo sterminio dei palestinesi a Gaza. Anche in Cisgiordania -ha detto l’ambasciatrice – ci sono delle città, popolazioni senza acqua, e non vediamo nessuno che invia aiuti umanitari. Questa sofferenza dura per noi da 77 anni e nessuno lo vede. Stanno cercando di deportare il popolo palestinese dalla loro terra”.