Nuove scoperte al Parco archeologico di Selinunte: riemergono porta monumentale e mura fortificate

Nuove scoperte al Parco archeologico di Selinunte: riemergono porta monumentale e mura fortificate

TRAPANI – Nuove e straordinarie scoperte emergono dagli scavi archeologici condotti nel Parco di Selinunte, in provincia di Trapani.

Grazie agli ultimi ritrovamenti, la mappa della città arcaica viene riscritta, svelando una porta monumentale e porzioni della cinta muraria settentrionale, che chiudevano la città prima della distruzione ad opera dei Cartaginesi nel 409 a.C.

Gli scavi

Gli scavi hanno rivelato che l’estensione della città verso nord si spingeva circa 300 metri oltre quanto ipotizzato finora, confermando l’importanza strategica e la grandezza di Selinunte tra i centri di cultura greca del Mediterraneo.

L’annuncio è stato dato questa mattina durante la presentazione della nuova immagine visiva del Parco, alla presenza dell’assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato.

Le dichiarazioni di Scarpinato

“Il Parco archeologico continua a lavorare riuscendo, con fondi propri, a riscrivere la storia di Selinunte – ha dichiarato Scarpinato – Il nuovo logo, la segnaletica, le visite e i servizi raccontano un Parco vitale, al servizio del pubblico, che continua ad attirare nuovi visitatori innamorati di questo lembo di Sicilia colmo di storia”.

I lavori di scavo sono stati condotti da un team di giovani archeologi di Archeofficina, sotto la direzione scientifica di Carlo Zoppi dell’Università del Piemonte Orientale, il quale ha una lunga esperienza di ricerca a Selinunte.

Le parole di Felice Crescente

“Abbiamo superato le recinzioni del Parco che risalgono a trent’anni fa e abbiamo trovato la cinta muraria e la porta monumentale”, ha spiegato il direttore del Parco archeologico di Selinunte, Felice Crescente.

Gli scavi si avvalgono anche di tecnologie innovative, come la Tomografia geoelettrica tridimensionale, che consente di esplorare il sottosuolo fino a una profondità di 4 metri.

Il progetto prevede la musealizzazione dell’area e la sua fruibilità per il pubblico, anche attraverso ricostruzioni virtuali dell’antica cinta muraria.

Questa iniziativa si inserisce in un piano più ampio di valorizzazione del Parco, volto a migliorare l’esperienza dei visitatori.

Il nuovo logo del Parco

Durante la presentazione è stato inoltre svelato il nuovo logo del Parco, ideato da Atelier 790, ispirato all’elemento iconico della foglia di selinon (sedano), presente su una didracma datata tra il 540 e il 510 a.C., simbolo distintivo dell’antica Selinunte.

Anche la palette cromatica è stata studiata per richiamare le decorazioni originali dei templi, mentre il nuovo logo e l’immagine coordinata saranno applicati anche alla linea di merchandising disponibile nel bookshop del Parco.

CoopCulture, su richiesta della direzione del Parco, ha realizzato uno studio per la razionalizzazione della segnaletica, individuando i punti di maggiore interesse e suggerendo percorsi ottimizzati per la visita.

Tra le aree principali segnalate vi sono la Collina Orientale, l’Acropoli, la Collina di Manuzza, Malophoros e le aree intermedie.

La nuova segnaletica

La nuova segnaletica fornisce informazioni utili sulle distanze e sui mezzi di trasporto disponibili all’interno del Parco, come navette elettriche, biciclette e percorsi pedonali.

“Visitare il Parco – ha aggiunto Scarpinato – diventa sempre più un’esperienza immersiva, che può essere affrontata da soli, complice la nuova segnaletica, o con l’ausilio di visite guidate approfondite e percorsi inediti”.