Verso il 25 novembre: tutte le iniziative contro la violenza sulle donne

Verso il 25 novembre: tutte le iniziative contro la violenza sulle donne

SICILIA – Numerose le iniziative legate alla Giornata contro la violenza sulle donne che ricorrerà il prossimo 25 novembre.

All’aeroportoFalcone Borsellino di Palermo, infatti, è stato esposto un manifesto che consente di dare massima visibilità al numero antiviolenza e stalking e di indicare una possibile via d’uscita dai maltrattamenti fisici e psicologici a cui molte donne sono sfortunatamente oggi sottoposte.

L’obiettivo – ha dichiarato la consigliera Li Calziè permettere alla campagna, di cui si condividono le finalità e l’importanza, di raggiungere un numero sempre più elevato di destinatari e aumentarne così l’efficacia sul territorio“.

Siamo tutti responsabili nel contrasto alla violenza sulle donne – ha affermato la procuratrice Picozzie siamo tutti chiamati a intervenire: è importante ricordare che se una vostra amica, una vicina di casa, una parente potrebbe essere vittima di violenza, bisogna intervenire”.

La dirigente della polizia di Stato Madia ha ricordato, inoltre, che “il numero, gratuito anche dai cellullari e attivo 24 ore su 24, accoglie, con operatrici specializzate, le richieste di aiuto e sostegno alle vittime di violenza e di stalking“.

Una bellissima iniziativa – ha commentato l’Amministratore delegato Scaliache il gestore ha messo in campo per evidenziare, in maniera decisa, la volontà e l’esigenza di contrastare la violenza e gli abusi sulle donne“.

Non è però l’unica iniziativa che è stata organizzata per contrastare la violenza sulle donne e diffondere un messaggio di sensibilizzazione: nella Questura di Caltanissetta, infatti, è stata data vita ad una nuova sala che sarà interamente dedicata ai drammatici racconti delle donne che sono state vittime di abusi e violenza.

L’obiettivo di questo gesto è quello di creare un ambiente confortevole che possa mettere a proprio agio chi decide di denunciare le violenze subite.

Le prime parole di una donna che denuncia – ha affermato la presidente della Corte d’Appello Maria Grazia Vagliasindisono le più importanti, perché sono lo sfogo di una donna che ha deciso, perché esasperata, soffocata, dalla sofferenza, dal dolore, dall’impossibilità di continuare, determinata finalmente a vincere la paura. La capacità di chi raccoglie le prime dichiarazioni è sicuramente la migliore garanzia per l’innalzamento della tutela dei diritti delle donne che è il prototipo della tutela dei diritti umani“.

Il procuratore Lia Sava ha dichiarato: “La violenza sulle donne è un fenomeno trasversale che riguarda tutte le classi sociali. Se le donne si sentono accolte nel momento in cui decidono di aprirsi e di cercare giustizia sarà tutto molto più semplice. Nel nostro territorio il fenomeno del sommerso è molto significativo. A volte nelle classi sociali più alte le donne non denunciano per paura di perdere l’immagine della famiglia del mulino bianco e apparentemente felice. Così come donne di classi sociali più basse non denunciano perché non avrebbero mezzi alternativi di sostegno“.

Il questore di Caltanissetta Emanuele Ricifari ha sottolineato, infine: “La Polizia di Stato affianca la vittima in ogni fase, in quella investigativa, in quella processuale, e quella successiva che riguarda la vita esterna. Ecco perché è fondamentale anche il rapporto con associazioni antiviolenza e con quelle che si occupano della successiva assistenza“.

Immagine di repertorio

Fonte foto Ansa.it