Pescatori siciliani bloccati in Libia, parla la moglie di un marinaio: “Su mio marito segni delle violenze”

Pescatori siciliani bloccati in Libia, parla la moglie di un marinaio: “Su mio marito segni delle violenze”

MAZARA DEL VALLO – “Il giorno dopo il sequestro dei pescherecci ho ricevuto una foto di mio marito e ho visto che aveva l’occhio destro semichiuso e la guancia arrossata, segno che aveva subito violenze“.

A dichiararlo è Marika Calandrino, moglie di Giacomo Giacalone, uno dei marinai del peschereccio Anna Madre sfuggito al sequestro di settembre da parte delle milizie del generale Haftar.

La donna era riuscita a mettersi in contatto con il marito lo scorso 13 novembre e nella giornata di ieri, subito dopo la liberazione. Tuttavia, non avrebbero mai fatto parola di quanto accaduto in precedenza.

Tra di noi – racconta Marika Calandrino – esiste un codice di comunicazione tutto nostro. Quando gli ho chiesto come stava, mi ha risposto dicendo che è ‘come quando ti schiaccio l’occhio, e cioè non posso parlare’. Questo, nel nostro linguaggio significa ora sto bene ma prima no“.

Immagine di repertorio