CAMPOBELLO DI MAZARA – In un momento di profonda riflessione, la comunità di Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, ha reso omaggio alle donne vittime di violenza e alla giovane Giulia Cecchettin, il cui corpo è stato tragicamente scoperto ieri a soli 50 metri dal margine della strada nelle vicinanze del lago di Barcis.
Ciao Giulia, anche la Sicilia ti piange
Un filo rosso che unisce
L’iniziativa ha preso forma grazie all’iniziativa della locale sezione della Fidapa. Circa un centinaio di persone, tra adulti e bambini, si sono riuniti sulla scalinata della Chiesa madre della città. Il momento di riflessione è stato guidato da don Pietro Pisciotta, che ha preso la parola al termine della celebrazione della messa. Durante questo momento di silenziosa meditazione e preghiera, tutti i partecipanti hanno tenuto in mano un filo rosso, simbolo di unione e solidarietà.
Un fiore verde sul petto
Alcuni membri della Fidapa hanno scelto di indossare al petto un fiore di tessuto verde, a testimonianza del loro impegno contro la violenza e per la preservazione del rispetto reciproco nella comunità.
“Se domani non torno, mamma, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l’ultima“.
I dettagli emersi dopo l’arresto di Filippo Turetta bloccato in Germania.
Fonte foto “Ansa”