Naufragio di Selinunte, sospese le ricerche in mare dei migranti dispersi

Naufragio di Selinunte, sospese le ricerche in mare dei migranti dispersi

MARINELLA DI SELINUNTE – Sospese le ricerche in mare dei migranti dispersi nello sbarco di venerdì scorso a Marinella di Selinunte, frazione di Castelvetrano (Trapani). La causa sarebbe da ricondurre al forte vento di scirocco che da stanotte soffia nel Mar Mediterraneo.

Proprio per il mare agitato, i mezzi della Guardia Costiera e dei vigili del fuoco, non potranno perlustrare la zona di mare dove l’imbarcazione si sarebbe inclinata. Il timone è stato recuperato e poi posto sotto sequestro alla ricerca di impronte digitali che possano far risalire al conducente della barca.

Le ricerche continueranno a terra lungo l’arenile tra la foce del fiume Belìce e Porto Palo di Menfi, con l’intervento dei vigili del fuoco e del Nucleo dei Sommozzatori di Palermo.

Il Naufragio di Selinunte

Cinque i corpi senza vita già recuperati sulla spiaggia di Marinella di Selinunte. Sarebbero una sessantina i profughi che stavano navigando sulla barca coinvolta. Le salme sono già state trasferite all’obitorio dell’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano. Il medico legale Tommaso Lipari si è occupato dell’ispezione cadaverica.

Dopo il naufragio sono state fermate diciotto persone che stavano cercando di allontanarsi. A queste si aggiungono ventitré persone bloccate a Menfi e otto a Castelvetrano.

Ho visto 15 corpi galleggiare”, la testimonianza di un migrante in lacrime

Stamattina mi ha chiamato il custode avvertendomi che c’era un migrante tunisino che piangeva, sono arrivato e mi ha raccontato quanto è successo“, lo racconta all’ANSA Giuseppe Rizzuto, gestore del ristorante sul mare “La pineta” di Marinella di Selinunte.

Giuseppe Rizzuto ha raccolto la testimonianza del giovane dello sbarco di stamattina a Marinella di Selinunte. Il giovane a piedi ha percorso quasi due km a piedi per raggiungere il ristorante. “In lacrime mi ha raccontato che sono partiti tre giorni addietro dalla Tunisia e a bordo c’erano anche donne e ragazzi – dice Rizzuto – prima di raggiungere la costa la barca si sarebbe quasi capovolta e alcuni migranti sarebbero finiti a mare“.