Gli rubano la bici e lo pestano a sangue: 22enne gravemente ferito, in manette 3 giovani

Gli rubano la bici e lo pestano a sangue: 22enne gravemente ferito, in manette 3 giovani

MAZARA DEL VALLO – Nel corso della nottata tra venerdì e sabato scorso, i carabinieri della compagnia di Mazara del Vallo hanno arrestato 3 giovani di origini tunisine, da anni in Italia, per rapina in concorso ai danni di Amara Sangare, 22 anni, un guineiano con regolare permesso di soggiorno.

La vittima, impiegata in un noto ristorante del centro storico, stava preparandosi a rientrare a casa dopo una giornata di lavoro quando, tolta la catena di sicurezza con la quale aveva assicurato la propria bicicletta elettrica ad un palo, resosi conto di aver dimenticato il cellulare, è rientrato per recuperarlo. Una volta ritornato fuori, il 22enne ha visto 3 soggetti allontanarsi con la propria bici e, sconcertato dall’accaduto, gli ha urlato di fermarsi. Per tutta risposta i giovani hanno aggredito il ragazzo, immobilizzandolo a terra e cominciando ad infierire su di lui.

I tentativi di sottrarsi a questa violenza, sono stati immediatamente repressi con la massima ferocia al punto che il 22enne è stato colpito più volte al volto ed alle spalle con un casco. Le urla dei passanti hanno attirato l’attenzione di un agente di polizia libero dal servizio che qualificatosi, è intervenuto in soccorso dell’uomo, ciò nonostante, i tre tunisini hanno continuato imperterriti l’aggressione sulla giovane vittima e solo l’arrivo di due pattuglie dei carabinieri di Mazara del Vallo e di una volante del locale commissariato di pubblica sicurezza, prontamente inviate sul posto, li ha indotti a scappare per le vie del centro, facendo perdere le loro tracce.

La loro fuga, tuttavia, non è durata molto, infatti, i militari operanti, pur nella concitazione degli eventi, sono riusciti a riconoscere i tre giovani rapinatori, identificati in Ait Knis, 22 anni; Haithem Abdelkerim e Sami Boubaker entrambi di 21 anni.

I tre soggetti, autori di una condotta estremamente violenta ed ingiustificata, sono stati ben presto rintracciati nelle loro abitazioni e, concluse le formalità di rito, dichiarati in stato di arresto.

I 3 giovani erano già noti alle forze dell’ordine per la reticenza alle regole del vivere civile già manifestata in altre circostanze e non è stato difficile per gli investigatori mettersi sulle loro tracce.

Immagine di repertorio