MAZARA DEL VALLO – Continuano senza sosta le indagini per trovare la verità dopo 17 anni sulla scomparsa di Denise Pipitone. Dopo segnalazioni, somiglianze, presunti depistaggi, intercettazioni choc e indagati di vecchia data. Si riparte da dove si era iniziato 17 anni fa, ovvero da quella via Rieti dove Battista Della Chiave (il cui nipote, Giuseppe, presunto indagato nella nuova inchiesta assieme ad Anna Corona) aveva in passato dichiarato di avere visto la piccola Denise in braccio al nipote, che l’avrebbe poi avvolta in una coperta, prima di caricarla su una barca.
Da quelle dichiarazioni e da quel passato non privo di misteri e di indagini, gli inquirenti stanno cercando di trovare la pista definitiva. Una pista che parte dai racconti di Della Chiave, che avrebbe visto la bambina il giorno del rapimento in un magazzino di via Rieti, e dal ritrovamento nella stessa via di un’auto parzialmente bruciata.
Su quel mezzo sarebbero in corso delle verifiche da parte degli inquirenti per cercare di ricostruire il percorso fatto quel giorno da Denise.
Nel frattempo che le indagini vanno avanti e che la verità si fa sempre più vicina, sarebbe emerso un dettaglio non indifferente nell’inchiesta sulla scomparsa. Un dettaglio che parte, in primis, da un post Facebook di Piera Maggio (mamma di Denise Pipitone), nel quale la donna ha voluto fare chiarezza su alcune questioni.
“Abbiamo sempre cercato la verità sul rapimento di Denise, anche adoperandoci per fare in modo che questa emergesse. Raccontare parzialmente fatti già verificati, facendo allusioni che non hanno portato a nulla, di certo servono solo a creare illazioni e diffamazione. Sappiate che durante il processo di primo grado, l’unica pista alternativa evidenziata dai legali dell’imputata è stata solo e soltanto la pista rom, non altri. Questo per far comprendere a tutti, che nonostante alcuni dissidi, non esistevano i presupposti per accusare altri appartenenti alla cerchia ristretta dei familiari di Denise, poiché hanno collaborato, le loro posizioni furono vagliate, chiarite ed escluse dall’inchiesta“. Queste le parole di Piera Maggio, che (forse) “scagiona” Anna Corona e manda un messaggio importante a chi sta trattando la questione da mesi.
Infatti, nei giorni scorsi era trapelato che la Procura di Marsala aveva iscritto nel registro degli indagati Anna Corona e Giuseppe Della Chiave (il presunto rapitore di Denise dai racconti di Battista). La notizia, anticipata dal programma tv “Quarto Grado“, non avrebbe trovato però conferma da parte della Procura.
Inoltre, intervistata, Piera Maggio ha detto di essere vittima di un processo mediatico. Il suo legale, l’avvocato Gioacchino Sbacchi, dice di avere appreso la notizia della presunta iscrizione nel registro degli indagati dalle televisioni.
Dunque, emerge ben più di un dubbio sul fatto che Anna Corona possa essere effettivamente coinvolta nelle indagini sulla scomparsa di Denise.
Fonte immagine Quarto Grado
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