MAZARA DEL VALLO – È stato risolto il mistero riguardo all’omicidio dei giovani coniugi sgozzati a Mazara del Vallo: il colpevole dell’omicidio sarebbe il tunisino di 34 anni che ieri si è tolto la vita mentre era da solo in casa in contrada Ranna.
Un machete ritrovato sporco di sangue nell’androne della palazzina in cui abitava la coppia ha fatto scattare le indagini che sono proseguite senza sosta fino a questa mattina quando la polizia di Trapani ha stabilito che a uccidere Angelo Cannavò di 29 anni e la compagna Rita Decina di 28, sarebbe stato proprio lui: Ben Saada Ouajidi.
Forse i sensi di colpa o, più semplicemente, la paura che gli inquirenti scoperchiassero un vaso di pandora ricco di dettagli scomodi, fatto sta che l’extracomunitario è stato ritrovato impiccato.
I sospetti della polizia si erano concentrati sul tunisino dopo che, a casa della coppia, era stato rinvenuto un tablet la cui scheda Sim era a lui intestata. Il tablet era presumibilmente stato consegnato come pegno del debito di droga da saldare.
La vittima, Rita Decina, aveva cercato, poco prima di morire, di scrivere col sangue il nome dell’assassino, ma le lettere erano rimaste solo incomplete e abbozzate, probabilmente per il venir meno delle forze. Ma un altro elemento, che ha portato la polizia a Ben Saada Ouajidi, sono state le riprese di alcune telecamere di sorveglianza.
Durante la perquisizione a casa dell’assassino, eseguita dalla Scientifica di Palermo, sono stati rinvenuti un grosso coltello compatibile con quello utilizzato per il duplice omicidio e gli abiti sporchi di sangue.
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