ALCAMO – La Procura di Trapani ha avviato un’inchiesta riguardo al decesso di una neonata di sei mesi ad Alcamo.
Sebbene la tragedia si sia verificata la scorsa settimana, la notizia è emersa solo ieri. Al momento, non ci sono indagati e il corpo della piccola è stato posto sotto sequestro per consentire l’esecuzione di un’autopsia, al fine di chiarire le cause della morte. Sono stati i genitori della bambina a dare l’allarme, portandola direttamente all’ospedale San Vito e Santo Spirito quando si sono accorti che non respirava più e non dava segni di vita.
La tragedia
Abitano nel quartiere attorno a via Roma, nel pieno centro storico di Alcamo, e hanno raggiunto in pochi minuti il vicino ospedale. Nonostante il tempestivo intervento del personale sanitario, per la piccola non c’è stato nulla da fare.
Il medico legale ha confermato che sul corpo non vi sono segni di violenza, escludendo così ipotesi di maltrattamento. I carabinieri della locale Stazione sono intervenuti e, al momento, l’ipotesi prevalente è quella di una morte naturale.
Tuttavia, l’autopsia sarà determinante per chiarire ogni dubbio dal punto di vista tecnico-scientifico.
Il post del padre
Il padre della neonata, un uomo di 31 anni di origini tunisine ma residente ad Alcamo per motivi lavorativi, gestisce un’attività di ortofrutta nel centro storico assieme alla moglie, sua coetanea.
Poche ore dopo il tragico evento, l’uomo ha trovato la forza di condividere un post su Facebook, probabilmente rivolto ai familiari in Tunisia, annunciando la morte della figlia: “Apparteniamo ad Allah e a Lui ritorneremo. Rimani solo per Dio onnipotente. ‘O voi che siete tranquilli, tornate al vostro Signore saziato e malato, entrate in me tra i Miei servi ed entrate nel Mio Paradiso’. Coloro che, quando sono colpiti da una calamità, dicono: ‘Siamo di Allah e a Lui ritorneremo’. Con i cuori che credono nella volontà e nel destino di Dio, mia figlia è morta, che Dio abbia misericordia di lei“.
Le probabili cause
Tra le possibili cause della morte si ipotizza la SIDS (Sindrome della Morte Improvvisa del Lattante), che colpisce i bambini tra un mese e un anno di vita.
Nonostante non sia ancora stata individuata una causa medica specifica, numerosi studi evidenziano alcuni comportamenti e fattori di rischio che possono aumentare le probabilità di SIDS.
Secondo i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie degli Stati Uniti (CDC), la SIDS potrebbe essere legata ad anomalie nell’area del cervello che regola i cicli di sonno e veglia.