Naufragio a Selinunte, sulla spiaggia cinque migranti senza vita: si cercano dispersi

CASTELVETRANO – Sono 5 i corpi senza vita recuperati sulla spiaggia di Marinella di Selinunte, una frazione di Castelvetrano (Trapani). I migranti avrebbero perso la vita a seguito del naufragio avvenuto all’alba di oggi a Selinunte: sarebbero una sessantina i profughi che stavano navigando sulla barca coinvolta.

Sono in azione la Guardia Costiera e Guardia di Finanza, che si stanno occupando delle ricerche di altri eventuali dispersi. Dopo il naufragio sono state fermate 18 persone che stavano cercando di allontanarsi. A queste si aggiungono 23 persone bloccate a Menfi e 8 a Castelvetrano.

Tre delle cinque salme sono già state trasferite all’obitorio dell’ospedale “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano. Il medico legale Tommaso Lipari si è occupato dell’ispezione cadaverica. Le altre due vittime saranno portate via nelle prossime ore.

I corpi senza vita sono stati recuperati con l’aiuto dei vigili del fuoco che si sono recati sul luogo del ritrovamento.

Recuperato il timone dell’imbarcazione

Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia scientifica, che sono saliti a bordo dell’imbarcazione tunisina. Il timone è stato recuperato e poi posto sotto sequestro alla ricerca di impronte digitali che possano far risalire al conducente della barca.

Stamattina i vigili del fuoco avevano trovato all’interno della barca 5 bidoni pieni di nafta e una bombola del gas.

“Ho visto 15 corpi galleggiare”, la testimonianza di un migrante in lacrime

Stamattina mi ha chiamato il custode avvertendomi che c’era un migrante tunisino che piangeva, sono arrivato e mi ha raccontato quanto è successo“, lo racconta all’ANSA Giuseppe Rizzuto, gestore del ristorante sul mare “La pineta” di Marinella di Selinunte.

La testimonianza del giovane migrante

Giuseppe Rizzuto ha raccolto la testimonianza del giovane dello sbarco di stamattina a Marinella di Selinunte. Il giovane a piedi ha percorso quasi 2 km a piedi per raggiungere il ristorante. “In lacrime mi ha raccontato che sono partiti tre giorni addietro dalla Tunisia e a bordo c’erano anche donne e ragazzi – dice Rizzuto – prima di raggiungere la costa la barca si sarebbe quasi capovolta e alcuni migranti sarebbero finiti a mare“.

Ho visto 15 corpi galleggiare

Il superstite ha raccontato a Rizzuto altri momenti tragici dello sbarco: “Quelli caduti in acqua hanno cercato di aiutarsi tra di loro – mi ha raccontato il giovane – lui ha bevuto acqua e non appena ha toccato terra si è girato verso il mare e sostiene di avere visto 15 corpi galleggiare…”.

Il ragazzo è stato poi recuperato dai carabinieri.

Ancora sbarchi a Lampedusa, trasferiti anche 200 ospiti

Foto di repertorio