Mindar: la divinità buddista robot

Mindar: la divinità buddista robot

Nel tempio di Kodaiji, a Kyoto, vi è un monaco alquanto speciale: Mindar. Mindar è un robot umanoide buddista e rappresenta la divinità della pietà Kannon Bodhisattva. I suoi creatori sono Hiroshi Ishiguro, ordinario di Robotica intelligente all’Università di Osaka e Kohei Ogawa, ricercatore; entrambi, in un’intervista al Washington Post, hanno affermato che la tecnologia può aiutare a tramandare le dottrine religiose.

Dello stesso avviso è Tensho Goto, amministratore del tempio, che al Japan Times ha dichiarato: “Se un’immagine del Buddha parlasse sarebbe probabilmente più facile comprendere i suoi insegnamenti. Vogliamo che le persone guardino il robot e pensino all’essenza del Buddismo“.

Frutto della collaborazione tra l’Università e l’edificio sacro, costato oltre un milione di dollari, Mindar non è dotato di algoritmi di apprendimento automatico e non conversa con i fedeli; il suo unico scopo, per il momento, è diffondere il verbo, con frasi come: «Siete aggrappati al vostro egoismo» o «I desideri mondani non causano altro che lo smarrimento della vostra mente nel mare». Le caratteristiche di Mindar, tuttavia, non rimarranno per sempre invariate: «Nei prossimi passaggi vogliamo dotare il robot di qualche forma di autonomia e iniziare ad affrontare questioni fondamentali» ha detto Ogawa.

Il robot, realizzato in alluminio e silicone, è alto 1.80 metri e pesa 70 chili, è in grado di muovere torso, braccia, capo e al posto di un occhio ha una telecamera. Il cranio è semi-aperto, lascia intravedere cavi, luci lampeggianti e circuiti.

I fedeli giapponesi, in un sondaggio, hanno raccontato come la macchina emanasse “calore” e che gli insegnamenti profusi fossero facili da seguire. Margaret Boden, docente di Scienze cognitive all’Università del Sussex, ha spiegato che questo comportamento, cioè l’adorazione dell’androide, è da ricercare nella tradizione shintoista in cui non c’è, come avviene in Occidente, una netta distinzione tra mondo animato e inanimato.