Mars 2020: la prima missione interplanetaria per prelevare frammenti di suolo marziano

Mars 2020: la prima missione interplanetaria per prelevare frammenti di suolo marziano

Secondo la rivista Nature, NASA (National Aeronautics and Space Administration) ed ESA (European Space Agency) vorrebbero prelevare frammenti di roccia marziana e portarli sulla Terra, dando vita a una delle missioni interplanetarie più complesse nella Storia dell’umanità.

La prima parte del piano riguarda il rover Perseverance, pronto a salpare da Cape Canaveral tra luglio e agosto di quest’anno, nell’ambito della missione Mars 2020. Il rover, una volta giunto sul Pianeta rosso nei presi del cratere Jezero, dovrà trivellare la crosta marziana e con l’ausilio di una paletta meccanica sistemare i frammenti di roccia all’interno di una trentina di piccoli tubi. La fase due prevede che un secondo velivolo spaziale venga inviato, tra il 2026 e il 2028, vicino al rover Perseverance; il suo compito sarà quello di recuperare le provette contenenti i campioni di roccia extraterrestre e di depositarle all’interno del Mars ascent vehicle, una specie di capsula che verrà poi spedita in orbita da un razzo. Nell’ultima fase un altro velivolo aggancerà il carico e ripartirà alla volta della Terra, dove arriverà, presumibilmente, nel 2031.

Come riporta Esquire, secondo Jim Watzin, direttore del Mars Exploration Program, «non sarà affatto un compito semplice. Sarà uno sforzo internazionale estremamente costoso che, però, consentirà in poco più di una decina d’anni di esaminare campioni dal valore inestimabile».

Infine, altri frammenti potrebbero giungere dalle lune di Marte, Fobos e Deimos, tra il 2034 e il 2035, grazie alla Martian Moons eXploration, un’altra sonda di cui si sa ancora poco, stavolta messa in cantiere dalla JAXA (Japan Aerospace Exploration Agency), l’agenzia spaziale giapponese.