L’avvento delle smart valigie, ma ci sono già i primi problemi

L’avvento delle smart valigie, ma ci sono già i primi problemi

Di recente, sono state lanciate sul mercato le cosiddette “smart valigie”, con GPS e bilancia integrati, porte USB per ricaricare lo smartphone, il tablet o il PC e sistemi di allarme con blocco del lucchetto in caso di smarrimento.

«Saranno un regalo di Natale molto popolare quest’anno – ha dichiarato American Airlinestuttavia le batterie dei trolley possono costituire un rischio quando caricate nella stiva degli aeromobili». Le batterie agli ioni di litio, per l’appunto, hanno un alto grado di deteriorabilità, sono a rischio di surriscaldamento e possono esplodere causando veri e propri incendi. Alcuni modelli, come Travelmate, hanno addirittura un motore elettrico al loro interno.

Già lo scorso anno l’ICAO (International Civil Aviation Organization), ovvero l’ente autonomo dell’ONU incaricato di sviluppare i principi e le tecniche del volo aereo intercontinentale, aveva vietato l’imbarco in stiva di qualsiasi dispositivo che contenesse batterie agli ioni di litio e, in seguito, Stati Uniti e Gran Bretagna hanno esteso il divieto a tutti i bagagli a mano provenienti da Nord Africa e Medio Oriente.

È di qualche settimana fa, invece, la notizia secondo cui le compagnie aeree United, Delta, Alaska Airlines, American Airlines e SouthWest Airlines, a partire dal 18 gennaio 2018, non permetteranno più ai passeggeri di viaggiare con bagagli a batteria al litio integrata.

Gli analisti prevedono che una simile decisione, oltre a interessare l’80% del traffico statunitense, frenerà la diffusione del prodotto. La partita, ora, è tutta nelle mani dei costruttori che dovranno dimostrare la sicurezza delle prossime smart valigie; ma delle miglia già vendute che ne sarà? Secondo quanto dichiarato da un portavoce della Federal Aviation Administration non trasportate batterie agli ioni di litio nella stiva»), con molta probabilità diventeranno inservibili.