Nelle ultime settimane, molti italiani hanno avuto la sensazione che la connessione di casa, o del loro smartphone, sia un po’ più lenta del solito. Più che una sensazione, si tratta di un vero e proprio calo delle prestazioni, causato da un aumento esponenziale del traffico.
Per colpa del coronavirus, che sta costringendo milioni di persone a non uscire dalle proprie abitazioni, la rete sta facendo fatica. A riportarlo è stato Ookla, già sul finire del mese di marzo: il noto servizio di speed test ha testimoniato una diminuzione della velocità di connessione di circa il 10%, con picchi in particolare nelle regioni più colpite dal virus, come la Lombardia.
Non è un caso che il commissario europeo per il mercato interno, Thierry Breton, abbia lanciato un appello ai gestori delle principali piattaforme di streaming, affinché limitassero la qualità del proprio servizio proprio per evitare di arrivare al punto in cui la rete rischierebbe il collasso.
La prima società a rispondere “presente” all’appello è stata Netflix, che dal 21 marzo e per un periodo di 30 giorni ha deciso di ridurre i bit rate (al secolo: la qualità delle immagini) in modo da ridurre il traffico dati fino al 25%.
La stessa nota piattaforma di contenuti video on-demand, nel weekend precedente la decisione di abbassare la qualità del servizio, aveva sperimentato un aumento del traffico del 20% su scala mondiale. Come a dire: tutti a casa a guardare le serie tv.
Ma i provider di servizi streaming non sono gli unici presi d’assalto dagli italiani. Anche i siti di giochi online hanno visto il proprio traffico aumentare esponenzialmente, soprattutto quelli che offrono giochi da casinò come le slot online, l’unica versione di slot attualmente giocabile in Italia, dopo che il Governo ne ha bloccato l’uso nelle tabaccherie.
Anche siti di e-commerce come Amazon hanno visto un aumento significativo degli ordini, tali da spingere la piattaforma a fermare momentaneamente la vendita di alcuni prodotti, per tutelare i corrieri che trasportano le merci da un’eccessiva esposizione alle persone.
Difficile stabilire quando si potrà tornare alla normalità, e quando quindi la Rete non sarà più in condizioni di stress. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha recentemente dichiarato che il Governo è pronto a passare dalla fase 1 alla fase 2, quella della convivenza con il coronavirus. Ma da qui a riprendere la vita a cui gli italiani erano abituati, ne passerà ancora molto di tempo.