PALERMO – Ormai è consuetudine: le partite del Palermo si decidono sempre nei minuti di recupero, nel bene e nel male. Ieri è stato nel bene con la punizione nella trequarti cremonese calciata da Stulac, che, con la complicità del portiere avversario, si è insaccata in rete e ha sancito il risultato di 3-2 per il Palermo.
Ma per gioire di questa vittoria, i tifosi rosanero hanno dovuto patire pene e sofferenze che hanno messo a dura prova le loro pur collaudate coronarie. Sul banco degli imputati è salita ancora una volta la difesa, non tanto per le prestazioni dei singoli, anche se Lund sul primo gol della Cremonese ad opera di Ghiglione al 7° minuto di gioco è stato più che distratto, così come Pigliacelli sul secondo al 32° ad opera di Castagnetti, quanto sull’inefficacia degli automatismi difensivi e sulla tempestività delle chiusure.
Troppe volte gli avanti in maglia grigiorossa hanno avuto tempo e spazi per penetrare nella difesa rosa e così la partita del Palermo è stata sempre in salita. Dopo il gol iniziale di Ghiglione, ci aveva pensato Nedelcearu, il migliore del pacchetto arretrato e tra i migliori in campo, al 20° a ristabilire la parità con un gol di testa frutto di uno stacco imperioso in area avversaria su cross da destra di Henderson.
Al 72° Di Francesco aveva firmato il 2 a 2 con un bel tiro a suggellare un bello scambio con Insigne dopo che il VAR aveva annullato al 54° il gol di Coda, che, sul 3 a 1 a favore della Cremonese probabilmente avrebbe chiuso la partita.
E invece al 97° Stulac, entrato ad inizio ripresa in sostituzione di Gomes, ha ridato corpo e fiato alle ambizioni di una squadra, che senza le disattenzioni difensive sarebbe ben più in alto del quinto posto in classifica occupato in coabitazione proprio con la Cremonese. Quella di ieri è stata la quarta partita consecutiva in cui il Palermo ha segnato tre reti e, in virtù di questa considerazione, il bottino raccolto, otto punti, pur se consistente, sembra inadeguato rispetto ai gol segnati.
Ci aspettiamo che Corini, approfittando della sosta del campionato che riprenderà il 13 gennaio, riesca a registrare i meccanismi difensivi anche con il recupero dei tanti giocatori che affollano l’infermeria e che il City Group possa nel mercato invernale intervenire con qualche innesto adeguato che permetta alla squadra di proseguire nel cammino appena iniziato verso la Serie A.