Lo scompenso cardiaco destro

Lo scompenso cardiaco destro

Corrado-Tamburino

Lo scompenso cardiaco destro o cuore polmonare è una dilatazione e/o ipertrofia del ventricolo destro conseguente ad un incremento della pressione arteriosa polmonare. Per comprendere meglio il meccanismo fisiopatologico ricordiamo schematicamente l’anatomia del cuore.

Il cuore è un organo costituito da quattro cavità: due atri e due ventricoli. Ciascun atrio comunica con il ventricolo sottostante mediante le valvole atrioventricolari, ovvero valvola tricuspide a destra e valvola mitrale a sinistra. I vasi che portano il sangue agli atri sono a destra le vene cave e a sinistra le vene polmonari. Dai ventricoli originano dei vasi: a destra il tronco polmonare che porta il sangue venoso ai polmoni e a sinistra l’aorta che porta il sangue arterioso al circolo sistemico. Pertanto, un sovraccarico di pressione provocato da un’alterazione nella struttura e/o nella funzione dei polmoni si ripercuote a livello cardiaco. Tale condizione può essere acuta o cronica. Le forme acute di cuore polmonare possono essere legate ad un sovraccarico acuto di pressione ventricolare destro, basti pensare al quadro di embolia polmonare di origine tromboembolica, mentre le forme croniche si correlano più frequentemente a patologie polmonari croniche come la bronchite cronica, la fibrosi polmonare, le pneumopatie da connettiviti sistemiche, malattie professionali come la silicosi ecc… Nelle due forme è anche differente la caratterizzazione clinica.

Quando sospettare un cuore polmonare acuto? Il paziente presenta ipotensione, tachicardia, tachipnea e dispnea; caratteristica è anche la comparsa di turgore delle vene giugulari del collo con il segno di Kusmaull positivo (le giugulari si distendono durante l’inspirazione anziché svuotarsi, espressione di un ostacolo al riempimento delle sezioni destre cardiache). Il paziente con cuore polmonare cronico, invece, nella fasi inziali può non presentare alcun sintomo; più tardi con l’aumento progressivo della pressione polmonare può sviluppare edemi periferici, epatomegalia, distensione delle vene del collo ed aritmie cardiache.

La diagnosi di entrambe le forme si basa su tre tipi di valutazione: in primis clinica, successivamente ecocardiografica e radiografica. Il trattamento dello scompenso cardiaco destro è mirato al controllo della malattia di base da cui dipende nelle forma cronica o alla rimozione della causa nella forma acuta.

Con la collaborazione della dott.ssa Ilenia Di Liberto