Qualche suggerimento pratico sulla terapia antiipertensiva

Qualche suggerimento pratico sulla terapia antiipertensiva

La pressione arteriosa elevata è uno dei fattori di rischio cardiovascolari più rilevanti e frequenti.

Il trattamento farmacologico dell’ipertensione arteriosa comprende numerosi farmaci con diversi meccanismi di azione. Infatti l’eziologia dell’ipertensione arteriosa primitiva, cioè non causata da altre patologie sistemiche, endocrinologiche o renali, è tipicamente multifattoriale, cioè legata a diversi meccanismi concomitanti. Pertanto un normale controllo della pressione arteriosa può essere ottenuto mediante uno o più farmaci in combinazione, in base ai diversi meccanismi fisiopatologici coinvolti nei singoli pazienti.

Il trattamento farmacologico dell’ipertensione arteriosa va iniziato quando con un’appropriata dieta i valori pressori non scendono al di sotto di 130/80 mmHg. Una domanda frequente da parte dei pazienti è se la terapia antipertensiva va assunta regolarmente o sulla base dei valori pressori. È fortemente raccomandato assumere la terapia medica con regolarità, ed in caso di occasionali valori pressori particolarmente bassi va ridotto il dosaggio, ma non va sospeso il farmaco in maniera saltuaria, soprattutto senza una specifica raccomandazione medica. Infatti, la sospensione saltuaria di un farmaco antipertensivo, per effetto rebound, può causare un aumento improvviso più severo dei valori pressori.

Nel caso di riscontro occasionale di valori pressori più elevati durante una terapia cronica che generalmente ha ottenuto e mantenuto un buon controllo pressorio, alla terapia di base normalmente assunta, è possibile aggiungere “saltuariamente” e cioè “al bisogno” una terapia in acuto con farmaci diuretici in prima scelta, oppure le tipiche gocce sotto lingua per valori superiori ai 160 mmHg resistenti alla terapia.

Ovviamente, se tali valori elevati fossero riscontrati frequentemente durante un più regolare monitoraggio della pressione arteriosa, è necessario un cambiamento della terapia assunta in cronico. Infine è importante ricordare che un’ottimale aderenza alla terapia da parte dei pazienti è fondamentale per ottenere migliori risultati.