Il miele, un alimento prodotto, grazie al nettare di alcune varietà di fiori, dalle api venne utilizzato già in tempi antichissimi in cucina per dolcificare bevande e cibi di ogni genere.
I fiori utilizzati permettono la variazione della composizione e del gusto del miele. Esso è costituito principalmente da “zuccheri” (circa il 70%) quali glucosio, fruttosio, saccarosio, e acqua.
Le principali categorie di elementi sono:
– Vitamina A, C, K, E e del complesso B;
– Microelementi come ferro, rame, iodio, manganese, cromo e silicio;
– Enzimi;
– Sostanze antibiotiche come la germicidina;
– Sostanze battericide come l’acido formico; queste ultime permettono al miele di essere conservato per lunghi periodi anche in diverse condizioni climatiche, ma possibili alterazioni possono essere dovute a calore eccessivo, luce e umidità.
Esercita effetti benefici su:
– apparato respiratorio: azione decongestionante;
– apparato muscolare;
– sistema cardiaco: azione cardiotropa;
– fegato: azione disintossicante;
– reni: azione diuretica;
– sangue: contro l’anemia;
– ossa: fissazione di calcio e magnesio.
Curiosità interessante è lo stato di cristallizzazione. Tipi di miele con elevato contenuto di glucosio (edera o tarassaco) cristallizzano più velocemente, mentre quelli con alto contenuto di fruttosio (come castagno, timo o acacia) cristallizzano più lentamente, spesso dopo un anno dalla smielatura.
Va utilizzato come dolcificante ed è preferibile assumerlo come sostituto del comune zucchero da cucina. Particolarmente indicato prima dell’attività sportiva in quanto dà un importante apporto energetico senza componenti chimiche aggiuntive.
Anna Roccaro