Malattie reumatiche e visite “domiciliari”

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C’è una grande confusione su cosa intendere per malattie reumatiche. Vorrei avere dei chiarimenti al riguardo (S.V.)

Per malattie reumatiche si intendono tutte le malattie dolorose dell’apparato locomotore non chirurgiche ed il reumatologo è lo specialista di riferimento. Cercando di semplificare al massimo si possono individuare all’interno delle malattie reumatiche due grandi gruppi: quelle su base degenerativa e quelle su base infiammatoria. Le prime, quelle su base degenerativa, sono quelle legate all’invecchiamento, all’usura delle articolazioni e prototipo di queste è certamente l’artrosi che è anche l’affezione reumatica più frequente. Quelle su base infiammatoria sono quelle legate prevalentemente a disordini di tipo immunologico e prototipo di queste sono l’artrite reumatoide, l’artropatia psoriasica, la spondilite anchilosante per citare quelle più comuni e più conosciute. Le malattie reumatiche su base infiammatoria sono dovute ad una sorta di impazzimento del sistema immunitario che per cause per lo più sconosciute produce in eccesso degli anticorpi che vanno ad attaccare e distruggere le strutture articolari (e non solo), i c.d. autoanticorpi. Ovviamente sono diverse sia l’evoluzione che le terapie. L’evoluzione per le forme degenerative è in genere più lenta, più prevedibile e rallentabile, anche con un corretto stile di vita (dimagrimento, attività fisica, esposizione solare, ecc.). L’evoluzione per le forme infiammatorie è in genere più violenta, meno prevedibile, con un coinvolgimento spesso poliarticolare ma anche viscerale (cuore, polmoni, reni, sistema nervoso). Le terapie per le forme artrosiche sono basate essenzialmente sull’uso di condroprotettori (glucosamina, acido condroitinsolforico, acido ialuronico) e sulla terapia fisiokinesiterapica. La terapia per le forme infiammatorie è invece molto più complessa e richiede l’uso di farmaci potenzialmente gravati di possibili effetti collaterali (cortisonici, immunosoppressori, farmaci biotecnologici) che richiedono grande esperienza e competenza da parte dello specialista reumatologo di riferimento.



Vorrei un chiarimento sulle norme che regolano le visite domiciliari da parte dei medici di famiglia. (R.A.)

Di norma l’attività del medico di famiglia si svolge nel proprio studio e la visita domiciliare è una richiesta legittima da parte degli assistiti ma solo qualora il paziente sia “non trasferibile”. Le visite domiciliari vanno effettuate nella stessa giornata qualora la richiesta pervenga entro le ore 10,00 ed entro le ore 12,00 del giorno successivo qualora la richiesta pervenga dopo le ore 10,00. Il motivo del contendere sta ovviamente tutto in quel concetto di “non trasferibilità” visto che la legge non entra nei particolari: tutto è quindi demandato al buon senso da parte del medico e dell’assistito tenendo ovviamente conto dell’età e delle condizioni generali di salute della persona interessata. Comunque, quando il rapporto medico-paziente è costruito sul reciproco rispetto non insorgono mai incompresioni e conflittualità e tutto viene fatto senza ricorrere a norme del codice o ad interpretazione dei contratti ma nell’interesse primario della salute.

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