Ipertensione arteriosa: trattamento farmacologico

Ipertensione arteriosa: trattamento farmacologico

Corrado-Tamburino

Premettendo che le modifiche dello stile di vita sono da porre in atto in tutti i pazienti con ipertensione arteriosa a prescindere dal trattamento farmacologico, come abbiamo scritto nel numero precedente, i farmaci antiipertensivi sono tra i farmaci fondamentali della prevenzione cardiovascolare sia primaria che secondaria. Tali farmaci, infatti, sono efficaci nel ridurre i valori della pressione arteriosa e gli eventi avversi cardiovascolari, garantendo nello stesso tempo una buona tollerabilità per la stragrande maggioranza dei pazienti trattati.

Il trattamento farmacologico va necessariamente instaurato come primo approccio nei pazienti che hanno già avuto un evento cardiovascolare (prevenzione secondaria), in quelli che hanno già un qualsiasi danno d’organo e nei soggetti con multipli fattori di rischio o in generale con un alto rischio cardiovascolare calcolato sulla base delle carte del rischio. Nei rimanenti soggetti non appartenenti alle categorie elencate il trattamento farmacologico va iniziato quando le modifiche dello stile di vita non sono sufficienti da soli a raggiungere normali valori pressori.

Esistono diverse categorie di farmaci antiipertensivi, che agiscono con diversi meccanismi di azione; la scelta di uno specifico rispetto ad un altro dipende da multipli fattori specifici che il medico valuta quando prescrive tale terapia. È quindi assolutamente sconsigliato il “fai da te”. È frequente la condizione in cui un solo farmaco non è sufficiente a normalizzare la pressione arteriosa, e pertanto è necessaria la combinazione di due o più farmaci antiipertensivi che agiscono a diversi livelli. La risposta individuale a tali farmaci e variabile e la terapia antiipertensiva va personalizzata, cioè ritagliata su misura per il singolo paziente.

Con la collaborazione della dott.ssa Piera Crapanzano