Insufficienza mitralica: il trattamento percutaneo

Insufficienza mitralica: il trattamento percutaneo

Corrado-Tamburino

L’insufficienza mitralica, patologia caratterizzata da incontinenza della valvola mitrale con conseguente rigurgito di sangue dal ventricolo all’atrio sinistro, rappresenta una delle malattie valvolari più diffuse in Europa, di riscontro sempre più frequente con l’invecchiamento della popolazione. Le attuali linee guida internazionali pongono la strategia chirurgica, in particolare la riparazione valvolare piuttosto che la sostituzione con protesi, come trattamento di scelta in caso di insufficienza mitralica di grado severo, sintomatica.

Qualora il paziente non sia eleggibile all’intervento chirurgico per elevato rischio operatorio, in alternativa alla semplice terapia medica, è possibile ricorrere a tecniche di riparazione percutanea della valvola mitrale. Tra i diversi sistemi di riparazione disponibili, in pazienti che abbiano appropriate caratteristiche cliniche e di anatomia valvolare, quello ad oggi di gran lunga più diffuso (oltre 20.000 pazienti trattati) è il sistema MitraClip.

In una procedura a cuore battente, tramite accesso venoso femorale, si introduce un catetere guida rigido attraverso cui si fa poi strada il sistema di rilascio vero e proprio; la clip, in cromo-cobalto rivestito in poliestere, posizionata in real-time su guida ecocardiografica trans esofagea, agganciando i due lembi valvolari, determina la creazione di un doppio orifizio valvolare. Qualora il risultato non sia soddisfacente e la riduzione del rigurgito mitralico non ottimale, è possibile ricorrere al posizionamento di una o più ulteriori clip durante la medesima procedura.



Il sistema MitraClip, oltre ad essere efficace nel ridurre l’insufficienza mitralica, presenta un buon profilo di sicurezza, con un numero esiguo di complicanze peri-procedurali e tempi di degenza ospedaliera molto ridotti, anche in pazienti anziani. I risultati ottenuti in acuto, sono nella gran parte dei casi sostenuti nel tempo, con netto miglioramento dei sintomi e della qualità di vita e significativa riduzione delle ospedalizzazioni per scompenso cardiaco. Le condizioni di carico volumetrico sul ventricolo, data la riduzione dell’entità del rigurgito, si modificano, promuovendo su di esso un effetto positivo di rimodellamento strutturale (con riduzione spesso dei diametri e dei volumi cavitari e miglioramento, talora, della funzione contrattile).

Nei pazienti ad elevato rischio chirurgico, non eleggibili a chirurgia, la riparazione percutanea mediante Mitraclip, si pone quindi come opzione adeguatamente sicura ed efficace nel trattamento dell’insufficienza mitralica di grado severo, promuovendo l’importanza di aggiungere non solo anni alla vita ma vita agli anni.