Le calcificazioni prostatiche

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Ho 57 anni ed a seguito di un esame ecografico mi sono state riscontrate delle calcificazioni prostatiche. Non ho alcun sintomo. Mi devo preoccupare? (o.l.)

No, non si deve preoccupare affatto. Capita frequentemente che durante l’esecuzione di un esame ecografico della prostata vengano evidenziate delle calcificazioni. Si formano in genere in esito a pregressi processi infettivi o infiammatori della ghiandola, spesso misconosciuti (nel senso che si sono realizzati senza alcuna sintomatologia). La causa in questi casi è un meccanismo biochimico-enzimatico che, con l’attivazione locale della fosfatasi alcalina, porta appunto al deposito di sali di calcio. Le calcificazioni della prostata non scompaiono più quando si sono formate ma non rappresentano alcun pericolo e non necessitano di alcuna terapia. Unica accortezza, anche in considerazione della sua età, sarebbe quella di effettuare un esame del PSA per evidenziare eventuali neoplasie. Sono validi sempre alcuni consigli di igiene, utili comunque anche per coloro che non hanno calcificazioni prostatiche, e cioè quelli di bere molta acqua e di evitare cibi irritanti e speziati ed alcolici, evitare microtraumi nella regione perineale come lunghi viaggi in auto o moto o bici o lunghe cavalcate, avere una attività sessuale regolare evitando periodi di astinenza superiore ai 5 giorni, mantenere l’alvo regolare.

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