KABUL – È stato un bagno di sangue il triplice attentato realizzato stamattina e successivamente rivendicato dall’Isis nel quartiere di Shash Darak a Kabul e nella provincia afgana di Kandahar. Il dato parziale dell’attacco, avvenuto a poca distanza dall’ambasciata statunitense ed il quartier generale della Nato parla infatti di 29 morti e 49 feriti. L’altro invece, avrebbe provocato altri 11 morti che si trovavano nella scuola coranica.
Secondo la ricostruzione dell’accaduto, l’attentato a Shash Darak sarebbe avvenuto intorno alle ore 8 di stamattina ad opera di una moto bomba con a bordo un kamikaze. La seconda esplosione sarebbe avvenuta pochi minuti dopo ed avrebbe visto come autore un altro kamikaze, stavolta giunto a piedi sulla zona dove era già scoppiata la prima bomba.
Nella doppia deflagrazione sono rimasti uccisi otto tra giornalisti e fotoreporter afghani. In particolare, il secondo attacco avrebbe avuto come obiettivo proprio i giornalisti giunti poco prima per documentare l’accaduto.
Altri operatori dell’informazione sarebbero rimasti feriti e trasportati d’urgenza negli ospedali di Wazir Akbar Khan e Emergency.
Secondo Amaq, l’agenzia di stampa del Califfato, il doppio attentato avrebbe causato tra le 90 e le 100 vittime. Numeri, comunque, ancora da confermare e che potrebbero essere aggiornati con il passare delle ore.
A Kandahar, invece, un altro kamikaze si è fatto esplodere nelle vicinanze di una scuola coranica uccidendo 11 bambini che si trovavano al suo interno. Feriti anche 5 soldati romeni.
Fonte Foto: La Stampa
