Scopre che il fidanzato ha un’inquietante ossessione per le bambine e gli permette di stuprare la nipotina di appena 20 mesi: è questa l’incredibile storia che sta sconvolgendo l’opinione pubblica della città di Adelaide, in Australia.
I protagonisti di quest’agghiacciante vicenda sono una donna di 47 anni, il cui nome non viene citato dai media per ragioni legali, e il fidanzato 35enne, Shane Alan Hartley, accusato di abuso di minore e distribuzione di materiale pedopornografico.
La 47enne avrebbe conosciuto l’amante sui social network e, nonostante questi le avesse confessato di essere un pedofilo, non solo avrebbe continuato a frequentarlo, ma gli avrebbe persino concesso la nipotina di nemmeno due anni.
A denunciare il fatto, non con le parole ma con i gesti, è stata la stessa piccola vittima di abuso, che avrebbe iniziato a manifestare violenti scatti di ira e paura ingiustificata al momento del cambio dei pannolini e avrebbe iniziato a mostrarsi sempre più chiusa e infelice.
La preoccupazione avrebbe spinto i genitori a indagare. Una volta scoperta la tremenda verità, il padre e la madre della piccola avrebbero denunciato tutto alle autorità, permettendo l’arresto dei due criminali.
Davanti allo stupore e allo sdegno del giudice, la nonna della bambina avrebbe ammesso di aver acconsentito a un tale atto riprovevole per dimostrare il proprio amore al fidanzato.
La donna è stata condannata a 4 anni di reclusione, il compagno 35enne a 10. Nessun rimprovero e nessuna colpa, invece, ai genitori, che non erano assolutamente a conoscenza dei fatti e che non avevano mai notato atteggiamenti negativi della nonna nei confronti della nipotina in passato e, perciò, avevano fiducia in lei. Fiducia che, purtroppo, è stata tradita con un atto terribile che segnerà per sempre la loro piccola.
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