Dona un rene ad ex compagno del liceo, l’incredibile storia di amore e altruismo

Dona un rene ad ex compagno del liceo, l’incredibile storia di amore e altruismo

Frequentare gli stessi corridoi di liceo per quattro anni senza mai parlarsi, prendere strade completamente diverse e poi ritrovarsi dopo tanto tempo in circostanze eccezionali. Un inaspettato destino ha legato Charlie Ball e Kenneth Walker, il primo bianco e l’altro afroamericano.

Entrambi diplomati nel 1969 all’Archbishop Caroll Hig School a Washington, avevano poi lasciato l’istituto per andare a lavorare rispettivamente in Sudafrica in una radio nazionale e in California. 50 anni dopo si sono ritrovati, in un ospedale di D.C..

Walker, gravemente malato, era da tempo in cerca di un rene che avrebbe potuto salvargli la vita. Come ultima spiaggia – rende noto la Cnn – aveva deciso di scrivere alla sua ex-scuola in cerca di aiuto: «È inconcepibile per me anche solo pensare a quello che vi sto scrivendo, sto cercando un possibile donatore per un rene».

L’istituto aveva girato l’appello, titolato semplicemente «Una richiesta per la vita», a una mailing list di ex-allievi. Fra questi c’era anche Charlie Ball che ha subito riconosciuto il nome del suo ex-compagno e ha risposto di lì a 15 minuti: «Domani vado in ospedale, faccio il test e ti faccio sapere. Prego vada tutto bene». Walker: «Quando ho letto la risposta ho pensato, ma chi è questo matto?».

Nonostante l’età avanzata, il 60enne è stato poi ritenuto un donatore accettabile per via della sua eccezionale forma fisica. Inizialmente contraria alla decisione, la famiglia Bell ha poi acconsentito alla decisione dell’uomo, filantropo convinto e impegnato in diverse attività di volontariato e il cui eroe dichiarato è San Francesco d’Assisi.

I due, riportano i media americani, si sono sottoposti all’intervento la settimana scorsa e si trovano entrambi in buona salute in attesa di lasciare l’ospedale dove sono in convalescenza. «Una coincidenza? Non credo», ha dichiarato Bell ai media, «Io credo piuttosto ai miracoli. Alla fine Dio mi ha dato due reni, per me tanto basta». Una bella storia d’amore e altruismo che per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” suscita ammirazione senza riserve.