L’evoluzione degli affitti nel post-lockdown

L’evoluzione degli affitti nel post-lockdown

Sono il Dott. Bruno Valastro, responsabile del Dipartimento Renting per l’agenzia Re/Max City Home, realtà consolidata nel settore immobiliare catanese. Gli investimenti nel settore immobiliare sono sempre stati una base importante per le famiglie italiane che ritrovano nelle seconde case beni rifugio, fonti di reddito o case vacanze.

Lo sviluppo di piattaforme internet in cui pubblicizzare i propri immobili ha portato ad una crescita esponenziale degli affitti brevi a scopo turistico, ma l’attuale emergenza sanitaria sta ponendo i locatori di fronte a scenari del tutto inaspettati. Si prevede infatti un forte incremento della domanda di immobili in affitto, nell’ordine del 50% in più rispetto al periodo pre-Covid.

Si stima che per via del lockdown e il conseguente annullamento delle vacanze o delle trasferte di lavoro, siano state cancellate dall’80 al 95% delle prenotazioni per affitti brevi.

Secondo il CEO e fondatore di Re\Max Italia Dario Castiglia: “Oggi più che mai le seconde case rappresentano una fonte di reddito inestimabile e dunque i locatori tenderanno sempre più ad affitti a medio/lungo termine, in quanto più sicuri e gestibili, affidandosi ad intermediari immobiliari”.

I consulenti immobiliari, così come per le operazioni di compravendita, potranno contare sull’aiuto di tecnologie che, riducendo i contatti interpersonali, permetteranno loro di gestire la locazione di un immobile nel rispetto delle normative e in totale sicurezza.

Un’altra conseguenza è che le stesse tecnologie che permettono una migliore gestione delle locazioni, porteranno ad un netto decremento delle locazioni rivolte a studenti universitari e lavoratori in trasferta. Ciò però non comporterà un decremento complessivo delle locazioni, al contrario si sta facendo strada una nuova utenza interessata alle case in affitto e con esigenze adesso mutate.

Se da un lato infatti ci sono famiglie interessate all’acquisto di case più grandi con ampi spazi esterni, magari anche in periferia, dall’altro lato ci sono persone con problemi economici che si vedranno costrette a vendere la loro abitazione e ad andare a vivere in affitto, ma anche giovani coppie che decideranno di andare a convivere.

All’aumento della domanda si prevede possa corrispondere una crescita degli immobili offerti in affitto, con prezzi più o meno in linea al periodo precedente all’emergenza sanitaria. Il focus sarà spostato verso immobili con pertinenze, quali giardini e terrazzi, con un leggero incremento dei canoni di locazione per questo tipo di soluzioni. Viceversa, abitazioni svantaggiate (appartamenti senza balconi o in piani intermedi) vedranno il loro costo ridursi. Ulteriore attenzione verrà posta alle caratteristiche della zona di ubicazione dell’immobile con un incremento della richiesta di abitazioni vicine a piste ciclabili, supermercati e farmacie. Rimarranno sempre un plus la vicinanza a servizi quali i mezzi pubblici e le aree verdi.

Diverso invece l’andamento per le case di villeggiatura dove, a fronte dell’incertezza degli affitti brevi con richiesta di cancellazione garantita, i proprietari sceglieranno di non affittare l’immobile e utilizzarlo piuttosto per trascorrere le proprie vacanze in famiglia, oppure opteranno per locazioni residenziali e a vocazione turistica. Le mete non saranno più solo le classiche località di mare o montagna, ma saranno privilegiati luoghi inediti e meno affollati in cui praticare un turismo all’aria aperta e dai ritmi lenti.