Qualche consiglio per i soggetti con cardiopatie che si ammalano di influenza

Qualche consiglio per i soggetti con cardiopatie che si ammalano di influenza

Come previsto, anche quest’anno l’influenza è arrivata e continua attualmente l’ascesa della curva epidemica e il livello dell’incidenza che sembra essere superiore a quello osservato nella precedente stagione influenzale.

I soggetti che soffrono di una cardiopatia, sia di origine ischemica sia di tipo strutturale/valvolare, sono più suscettibili ad alcune potenziali complicanze della sindrome influenzale. Alcune semplici ma importanti cautele possono aiutare a minimizzare o prevenire il rischio di possibili complicanze.

La prima buona norma inderogabile per un soggetto “cardiopatico” con influenza è quella di mantenersi a riposo, anche se non è presente la febbre elevata, evitando il più possibile i luoghi pubblici e gli stress fisici ed emotivi. Inoltre, è fondamentale riprendere le proprie regolari attività solo dopo qualche giorno dalla completa regressione dei sintomi, per cercare di evitare le recidive.

Altra importante misura è quella di non abbassare repentinamente la temperatura in caso di febbre ed evitando sudorazioni eccessive, preferendo somministrazioni di paracetamolo più frequenti a basso dosaggio rispetto ad un alto dosaggio in mono-somministrazione. Normalmente, bisogna reintegrare i liquidi e i sali minerali persi evitando la disidratazione, facendo però attenzione al bilancio idrico, ed evitando l’eccessiva idratazione nei pazienti con scompenso cardiaco. Per questi ultimi pazienti, potrebbe essere necessario un più stretto monitoraggio da parte del medico curante È fondamentale iniziare precocemente l’antibiotico-terapia in caso di febbre elevata, dopo consultazione con il medico di fiducia.

Inoltre, bisogna evitare l’eccesso di particolari antidolorifici, poiché quest’ultimi posso interferire con l’aspirina e con i farmaci antipertensivi causando rilevanti effetti collaterali e un controllo non ottimale della pressione arteriosa.

Infine, è rilevante non sottovalutare i sintomi come l’affanno e il dolore al petto, che in caso di febbre posso essere confusi attribuiti ai disturbi respiratori e ai dolori articolari e muscolari, mascherando un eventuale peggioramento della cardiopatia di base. A questo proposito, la scarsa risposta dei sintomi alla comune terapia dell’influenza, o la comparsa di segni e sintomi specifici concomitanti, possono costituire dei segnali sfavorevoli, ma comunque il consulto medico, evitando il “fai da te”, è sempre fondamentale per un’appropriata valutazione e attento monitoraggio.