Troppi contagi, l’Italia corre ai ripari: pronto nuovo Dpcm, ritornano vecchie restrizioni

Troppi contagi, l’Italia corre ai ripari: pronto nuovo Dpcm, ritornano vecchie restrizioni

L’incredibile impennata dei contagi che ha riguardato l’Italia negli ultimi due giorni (più di 2mila contagi negli ultimi bollettini) sta portano il Governo nazionale a prendere delle misure drastiche a riguardo. La situazione, infatti, sembra essere tornata, almeno a livello di numeri, come ad aprile, in pieno lockdown. Contagi e morti in aumento, Terapie Intensive che si riempiono e ricoveri sempre più frequenti, con delle “new entry” per quanto riguarda le regioni con più contagi. Se al Nord la purtroppo solita nota Lombardia “comanda” la terribile classifica dei nuovi positivi giornalieri, al Sud – che durante il lockdown è risultata essere la zona meno colpita della penisola italiana – la Sicilia, ma ancor di più la Campania, fanno registrare giornalmente numeri alquanto preoccupanti.

In particolare nell’isola, il presidente Musumeci ha firmato un’ordinanza che obbliga l’utilizzo delle mascherine anche all’aperto, a ogni ora e in ogni situazione. Una soluzione adottata anche in Campania e nel Lazio, ma che potrebbe diventare di livello nazionale, seguendo anche le parole del premier Conte sul famoso principio di omogeneità tra le regioni. Oltre alla proroga dello stato d’emergenza fino al 31 gennaio, infatti, il Governo starebbe pensando a un nuovo Dpcm con nuove pesanti restrizioni per tutto il territorio nazionale.

Secondo quanto anticipato dal Corriere della Sera, sarebbe in arrivo un nuovo Dpcm che sarà, con ogni probabilità, presentato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, nella giornata di martedì in Parlamento. L’approvazione di tale documento sarebbe fissata, invece, per mercoledì. Ma cosa dovrebbe prevedere questa nuova stretta nella lotta al “mostro invisibile”?

Si parla di vecchi ritorni, che sanno tanto di periodo immediatamente post lockdown, come l’obbligo di mascherina sempre, anche all’aperto. Oltre a ciò, si ritornerebbe anche al cosiddetto “coprifuoco“, in modo tale da ridurre la movida nelle varie città. In tal senso, sarebbe previsto un nuovo ridimensionamento degli orari di pub, locali e ristoranti, con un limite massimo di orario di chiusura che si aggirerebbe intorno alle 22-23. Limiti non solo agli orari, ma anche al numero di persone che sarà possibile ospitare all’interno dei locali, sempre se la curva dei contagi continuerà ad aumentare.

Negli stadi e per i grandi eventi all’aperto – sportivi e non – il tetto massimo di gente che potrà assistere dovrebbe essere sempre di mille. Per quelli al chiuso, invece, dovrebbe essere confermato il limite di 200 unità. Si starebbe pensando anche a inserire un massimo di 200 persone per le feste di tipo privato, come i matrimoni.

Immagine di repertorio