Dopo la morte di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025, il mondo si prepara alla difficile successione. La decisione spetterà al Conclave, ma già emergono alcune figure di spicco provenienti da diverse parti del mondo, ciascuna con una propria visione e esperienza.
I probabili successori: gli italiani
Pietro Parolin
Il Segretario di Stato, Pietro Parolin, è uno dei favoriti per la successione. Con una carriera diplomatica di alto livello, è stato ordinato vescovo da Benedetto XVI e ha ricoperto un ruolo cruciale nell’amministrazione della Santa Sede.
Parolin è considerato il simbolo di una continuità con il pontificato di Papa Francesco, avendo svolto un ruolo di primo piano nel Consiglio dei Cardinali, che assiste il Papa nella riforma della Chiesa.
Matteo Zuppi
Un altro italiano in lizza è Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Con oltre trent’anni di esperienza diplomatica per la Santa Sede, Zuppi ha anche ricoperto il ruolo di inviato speciale di pace per il conflitto in Ucraina. La sua figura è considerata una delle più equilibrate e rispettate nel panorama ecclesiastico mondiale.
Gli altri nomi
Pierbattista Pizzaballa
Tra i nomi figura anche Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini. La sua esperienza in Medio Oriente lo rende un punto di riferimento per le questioni internazionali legate alla Chiesa, in particolare nelle aree conflittuali come Israele e Palestina.
Pizzaballa ha recentemente lanciato appelli per la pace durante il conflitto tra Israele e Hamas.
Jean-Marc Aveline e Anders Arborelius
Anche Jean-Marc Aveline, arcivescovo di Marsiglia, e Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma, sono considerati tra i candidati. Aveline, appena eletto presidente dei vescovi francesi, e Arborelius, noto per la sua fermezza nella dottrina in un contesto secolarizzato, rappresentano due visioni diverse ma complementari della Chiesa moderna.
Altri nomi: gli asiatici
Luis Antonio Tagle
Nel panorama asiatico, Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila, è uno dei principali candidati alla successione. Conosciuto per la sua moderazione e carisma, Tagle ha spesso criticato alcune mancanze della Chiesa, tra cui gli scandali legati agli abusi sessuali. È visto come una figura di speranza per un papato che guarda più verso l’Asia.
Charles Maung Bo e Fridolin Ambongo Besungu
Anche Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon (Myanmar), e Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo), sono nomi che circolano tra i possibili successori. Ambongo, in particolare, è uno dei pochi africani nel Consiglio dei Cardinali e ha recentemente espresso le sue opinioni critiche nei confronti di alcune decisioni vaticane.
I nomi americani
Robert Francis Prevost
Dal continente americano, uno dei nomi più discussi è quello di Robert Francis Prevost, arcivescovo di Chiclayo. Prevost, creato cardinale da Papa Francesco nel 2023, è una figura influente nella gestione delle nomine vescovili e ha una forte connessione con la Pontificia Commissione per l’America Latina.
Timothy Dola
Infine, tra i nomi dei possibili successori americani c’è anche Timothy Dola, arcivescovo di New York. Con una visione conservatrice, Dola ha avuto un ruolo di primo piano nella gestione dello scandalo degli abusi sessuali all’interno della Chiesa.
Con la celebrazione del funerale di Papa Francesco il 26 aprile, il mondo attende ora le scelte del Conclave che, come sempre, avrà l’ultima parola sulla guida spirituale della Chiesa Cattolica.