SIRACUSA – Marzamemi, in provincia di Siracusa, è una delle località più gettonate della Sicilia orientale, soprattutto d’estate, scelta essenzialmente dai giovani. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere.
Nata come un villaggio di pescatori, Marzamemi è una frazione balneare del Comune di Pachino e dalla barocca Noto. Il nome in arabo vuol dire “Porto sicuro” (dalle parole “marsa“=”porto” e “memi“=”piccolo“).
Secondo il glottologo Corrado Avolio, la denominazione deriverebbe da “Marsà al-hamāma“, cioè “Baia delle tortore“, per l’abbondante passo di questi uccelli, in primavera.
La località punta molto sul turismo: d’estate la popolazione aumenta significativamente, data la grande affluenza di visitatori che la scelgono proprio per le meravigliose spiagge e i punti d’interesse offerti.
Un tempo, data la centralità della pesca, sorgeva una tonnara divenuta, col tempo, tra le più importanti della Sicilia. Oggi non è più adibita all’uso per il quale nasceva ma ha preso connotati differenti.
Il centro storico è interamente percorribile a piedi, si snoda attraverso vialetti pavimentati in pietra, caseggiati antichi e casette piccole tutte attaccate tra loro, che ricreano un’atmosfera magica e confluiscono verso Piazza Regina Margherita: cuore pulsante ricco di ristoranti, negozietti di souvenir, pizzerie, gelaterie e quant’altro.
Si affaccia sulla Chiesa di San Francesco da Paola, patrono di Marzamemi, e sul Palazzo di Villadorata.
Proprio di fronte al porto di Marzamemi, a brevissima distanza dalla riva, troviamo l’Isola Grande, con un perimetro di 400 metri, inglobata da un molo costruito a chiusura del porto stesso, e l’Isola Piccola (o “Piccola di Marzamemi“), dove sorge una piccola villa di color rosso, appartenente a Raffaele Brancati, medico chirurgo e accademico dell’Università di Catania, nonché cugino dello scrittore e sceneggiatore Vitaliano Brancati, attivo nella prima metà del ‘900. Proprio per questo, l’Isola è conosciuta come Isolotto Brancati.
Per quanto riguarda il posteggio, l’intero borgo è pedonale, le macchine possono essere lasciate fuori in appositi parcheggi a pagamento. Sono presenti strisce blu a pagamento e, se si è fortunati, invece, è possibile trovare anche stalli bianchi gratuiti, ma veramente rari e pochi, magari accontentandosi di raggiungere le principali attrazioni dopo una bella camminata a piedi.
Quando si visita un luogo la domanda principale riguarda i punti di interesse, per non perdersi proprio nulla. Quindi, anche in questo caso, occorre chiedersi: cosa vedere assolutamente a Marzamemi?
Cuore del borgo, la Piazza Regina Margherita ha una forma quadrata, colorata di gerani rossi di giorno, molto suggestiva al tramonto e con le luci della sera. Per molti è conosciuta come la “Piazza delle due chiese” per la presenza di due luoghi di culto (uno in stile liberty aperto al pubblico, l’altro barocco ma in disuso) entrambi dedicati a San Francesco da Paola, protettore dei pescatori e patrono di Marzamemi.
La piazza, inoltre, è circondata da antiche “casuzze” basse in cui abitavano gli antichi pescatori del borgo.
La Tonnara di Marzamemi, ristrutturata di recente, sorge di fronte al Largo della Balata, nel porticciolo, oggi è sede di diversi eventi culturali. Si nota subito perché è un grande edificio con importanti porticati ad arco.
La costruzione risale al 1655, anche se alcune fonti parlando di una struttura già esistente ai tempi degli Arabi.
La Chiesa (vecchia) di San Francesco da Paola fu costruita per volere del barone Bernardo Calascibetta e Landolina, intorno all’anno 1752. La facciata è inquadrata da due pilastri, ha un portale in stile barocco, sopra vi è una finestrella rotonda e quel che resta della torretta campanaria.
Al suo interno, si presenta con un’unica navata, l’altare maggiore è dedicato alla Madonna di Pompei e i due laterali a Sant’Antonio da Padova e a San Francesco da Paola.
Oggi la chiesa è completamente abbandonata, sconsacrata e chiusa al pubblico, in disuso dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, danneggiata a causa di un crollo.
Dal lato opposto alla precedente, sorge la Chiesa (nuova) di San Francesco da Paola, costruita in pietra bianca per munificenza del sommo pontefice Pio XI.
Il prospetto è semplice e lineare, termina col tetto a capanna. Al centro della facciata, divisa in tre sezioni verticali, esterna spicca un rosone in stile romantico. La copertura di tutta la chiesa è a spioventi e a sinistra per chi guarda di fronte si nota il campanile, alla stessa altezza del tetto.
Sul lato ovest della piazza sorge il Palazzo del Principe di Villadorata, costruito nel 1752 in pietra arenaria. L’ingresso è costituito da un portone in legno, il cui portale è rappresentato da un arco con al centro una chiave con lo stemma di famiglia.
Sul lato sinistro della facciata si trovano un balcone e una porta. Sul limite, accanto all’ultima porta si trova una lapide in marmo, dedicata ai caduti in guerra. Sul lato destro della facciata vi sono due finestre quadrate, protette da inferriate.
Sulla parte superiore della facciata, posti alla stessa altezza e alla stessa distanza l’uno dall’altro, si possono notare cinque canali (due sono andati perduti) di scarico dell’acqua piovana, i quali hanno la forma di grosse mensole, terminanti, anteriormente con viri umani.
La “Balata” è, insieme alla “Fossa“, uno dei due porti naturali di Marzamemi. Il primo è come una piccola piazza, limitata in parte da case e in parte dal mare.
Come pavimento vi sono dei lastricati di calcare compatto, di forma rettangolare. All’interno si trovano due fabbricati: la “Vecchia Fabbrica“, dove si produceva il ghiaccio, e la “Casa Cappuccio“, antica abitazione oggi diroccata.
La tradizione culinaria di Marzamemi rispecchia l’essenza del borgo marinaresco. Piatto doc, infatti, è il tonno rosso e il pesce spada, sia fresco che essiccato. Famose sono la bottarga, la ventresca e il mosciame del tonno rosso di Marzamemi.
Da gustare anche i pomodorini di Pachino, prodotto IGP ricco di sapore, il vino rosso Nero d’Avola, uno dei più famosi e apprezzati.
Interessante anche lo street food con fritturine di pesce da mangiare nel classico “cuoppo”, oppure come antipasto al ristorante.
Non dimenticate di provare anche gli arancini. E per finire, tra i dolci vi aspetta la classica granita, meglio se di mandorla per rinfrescarvi durante le ore più cocenti.
Trattandosi di una località prevalentemente estiva, Marzamemi è conosciuta soprattutto per le sue spiagge particolari e sui generis. Vediamo insieme quali sono le più belle.
Non solo mare, ma anche eventi degni di nota a Marzamemi. Tantissime sono le esperienze da vivere. Primo tra tutti, ricordiamo il Festival Internazionale del Cinema di Frontiera che si svolge – dal 2000 – in piazza Regina Margherita: 4 giorni di proiezioni di lungometraggi, cortometraggi e documentari provenienti da tutto il Mondo. Una giuria, poi, premia non solo le pellicole ma anche gli attori partecipanti.
Infine, Marzamemi è conosciuta per la movida notturna nei tanti locali che riempiono i vicoli attorno alla piazza centrale. La scelta è molto ampia: dai lounge bar ai pub con musica dal vivo, fino ai locali più eleganti, ricercati e raffinati.
“Il suono colorito delle bancarelle che costeggiano il molo.
In lontananza un’isola con una casa in mezzo. I prodotti tipici. Garibaldi. La vita dei pescatori, così semplice.
Farei a meno del mio quaderno per scrivere pur di starmene tutta la vita qui […]”– Ferdinando, Poesieracconti.it
CATANIA - Doveva scontare una pena di 4 anni e 6 mesi, ma si era…
ACIREALE - Ieri mattina il sindaco Roberto Barbagallo ha nominato Giuseppe Sardo nuovo presidente della Fondazione…
CATANIA - Un pomeriggio di shopping a “costo zero”: questo l’obiettivo di una 27enne straniera. Pochi giorni…
MESSINA - Dalle prime ore di questa mattina, cento agenti della Polizia di Stato sono…
PATERNÒ - Quale migliore occasione il 4 novembre, memoriale dei caduti nei conflitti mondiali per…
CATANIA - Ai 650 posti disponibili negli asili nido comunali, si aggiungeranno altri 232 bambini, da…