SIRACUSA – La Capitaneria di Porto di Siracusa rende noto che prosegue incessantemente l’attività effettuata dal personale militare volta alla tutela delle risorse ittiche, dell’ambiente marino e più in generale al contrasto alla pesca di frodo.
I militari della Guardia Costiera, nella giornata di ieri hanno individuato, dopo un’attenta attività di appostamento nella zona, un pescatore intento a effettuare pesca subacquea all’interno della “Baia di Santa Panagia”, esattamente nello specchio acqueo sottostante il pontile petrolifero.
Dopo aver individuato il responsabile, i militari hanno proceduto al sequestro del pescato illecitamente catturato e al sequestro del fucile utilizzato.
Il personale militare intervenuto ha quindi elevato, nei confronti del pescatore di frodo fermato, due verbali di constatazione e contestazione di illecito amministrativo per un ammontare complessivo di 3.064 euro, per aver effettuato attività di pesca subacquea in orario notturno e all’interno di una zona di mare in cui vige il divieto assoluto di pesca, trattandosi di un’area destinata al traffico mercantile.
La Capitaneria di Porto di Siracusa coglie l’occasione per ricordare che la normativa attualmente vigente vieta la pesca subacquea in orario notturno e che, altresì, il “Regolamento di sicurezza per le operazioni di carico, scarico, trasbordo sosta e lavori a bordo delle navi adibite al trasporto alla rinfusa di merci pericolose allo stato liquido e/o gassoso nonché per le operazioni di ormeggio, disormeggio, ancoraggio ed accesso delle navi nel Complesso Portuale di Siracusa – Baia di Santa Panagia”, reso esecutivo con l’Ordinanza n. 95/2001, emanato dalla Capitaneria di porto di Siracusa, vieta appunto nella “Baia di Santa Panagia” l’esercizio della pesca sia professionale che sportiva, nonché della pesca subacquea.