SIRACUSA – Sferrato l’ennesimo duro colpo allo spaccio di droga a Siracusa. Nei giorni scorsi i militari del Comando Provinciale dei carabinieri di Siracusa hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione, emesso dalla Procura della Repubblica locale. Il provvedimento scaturisce dall’attività posta in essere negli ultimi mesi dai militari dell’Arma.
L’intensificazione dei servizi di prevenzione e repressione dei reati in materia di stupefacenti e il quotidiano controllo del territorio ad opera delle Stazioni carabinieri siracusane, hanno permesso di notare uno strano andirivieni di persone in una traversa di via Ermocrate che ha portato gli investigatori ad ispezionare alcuni automobilisti in uscita dalla stradina e a sequestrare alcune dosi di stupefacente, tra cui anche hashish e cocaina, segnalando gli assuntori alla Prefettura.
L’obiettivo, però, era quello di capire da dove provenisse tutto quello stupefacente e così, coordinati dall’Autorità Giudiziaria, i carabinieri hanno avviato una speditiva indagine acclarando l’operatività di una vera e propria piazza di spaccio “protetta” persino da un sistema di videosorveglianza agli accessi per monitorare eventuali passaggi delle Forze dell’Ordine. Le telecamere, tuttavia, non erano l’unico strumento a difesa dei pusher.
In un’abitazione ritenuta la base operativa della vendita dello stupefacente h24, avevano installato una porta di ingresso con una feritoia – per permettere il passaggio dello stupefacente – e vetri oscurati per poter riconoscere gli acquirenti o le pattuglie delle Forze dell’Ordine, ma senza essere visti dall’esterno.
Su delega della Procura aretusea, è scattata la retata dei carabinieri che, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia e del fiuto dei segugi del Nucleo Cinofili carabinieri di Nicolosi, hanno passato al setaccio alcune abitazioni nei pressi della stazione ferroviaria.
L’operazione si è conclusa con l’arresto di un uomo e una donna, la denuncia di due persone e il
sequestro complessivo di:
A dimostrazione dell’elevata operatività degli spacciatori, all’interno di un’abitazione, gli investigatori hanno rinvenuto finanche due macchine conta soldi, sia per i contanti che per le monete. Inoltre, con l’ausilio dei vigili del fuoco di Siracusa sono state individuate e sequestrate ben nove telecamere installate lungo le vie limitrofe e collegate con una delle abitazioni nella disponibilità degli arrestati.
Al momento dell’irruzione dei militari, uno degli arrestati ha tentato di dileguarsi attraverso una botola ricavata dietro un armadio dell’abitazione, e poi sui tetti, ma è stato immediatamente bloccato con in spalla uno zaino contenente droga, tra cui oltre 2 kg di cocaina, contanti e materiale per il confezionamento dello stupefacente.
L’operazione del Comando Provinciale dei carabinieri di Siracusa fa seguito al maxi sequestro di
cocaina dello scorso maggio, a riprova dell’efficacia del controllo del territorio in questa città in piena sinergia con le Istituzioni locali e le altre Forze dell’Ordine.
Dal 2020 a oggi, nella sola città di Siracusa, i carabinieri hanno sequestrato oltre 10 kg di cocaina, per un valore complessivo di circa un milione di euro, facendo chiudere i battenti a numerose piazze di spaccio, da ultima quella di via Algeri appena due anni fa; lo stupefacente sequestrato, una volta immesso sul mercato, avrebbe garantito alla criminalità siracusana un ricavo di almeno 300.000 euro.
Gli ingenti quantitativi di droga sequestrati in questi anni dimostrano che il traffico di stupefacenti è l’attività criminale di maggiore interesse nel capoluogo; basti pensare che solo dalla cocaina sequestrata in questi anni si sarebbero potute ricavare almeno 50.000 dosi, una media di circa 40 dosi al giorno. A queste vanno aggiunte, tenuto conto di una popolazione residente di oltre 110.000 persone, quelle che sarebbe stato possibile spacciare dai 90 kg di marijuana, hashish e altre sostanze stupefacenti sequestrati nel solo biennio 2021-2022 dai militari dell’Arma dei carabinieri.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati rinchiusi nelle carceri “Cavadonna” di Siracusa e “Piazza Lanza” di Catania a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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