Vaccino antinfluenzale, aumentate le richieste nel 2020: l’andamento negli ultimi anni

Vaccino antinfluenzale, aumentate le richieste nel 2020: l’andamento negli ultimi anni

SICILIA – Vaccino antinfluenzale, aumentano le richieste nel 2020 e a breve si chiuderà un altro capitolo. È stato un anno difficile per via dell’arrivo del Coronavirus e proprio il vaccino antinfluenzale in questa occasione ha giocato un ruolo di rilievo.

Infatti, a detta degli esperti, vaccinarsi aiuterebbe nella diagnosi dei casi di Coronavirus escludendo, per coloro che hanno ricevuto l’iniezione, che possa trattarsi di normale influenza. Sia il vaccino antinfluenzale sia quello contro il Coronavirus avrebbero un’efficacia di circa un anno.

Facciamo un breve riepilogo della campagna di quest’anno, ancora incompleta, partendo da fine agosto quando i riflettori sono stati puntati in maniera permanente sulla questione. Primo tra tutti ricordiamo l’appello di Federfarma che evidenziava il rischio della mancanza di dosi.

Si temeva che non bastassero i vaccini per tutti, in previsione di un aumento di richieste rispetto agli anni precedenti per via della pandemia. Inoltre, proprio tale tema aveva acceso dibattiti tra coloro favorevoli e i contrari alla vaccinazione che pensavano ai possibili rischi dell’iniezione. Insomma, uno scenario che si è poi ripresentato nelle ultime settimane in occasione del vaccino contro il Coronavirus.

Tra i primi a intervenire ai nostri microfoni è stato il medico di base catanese Sergio Lombardo che ha spiegato quanto fosse vantaggioso il vaccino antinfluenzale, consigliandolo a tutti. Lo stesso aveva inoltre evidenziato che “la campagna vaccinale 2019 dell’Asp di Catania ha avuto un incremento del 11.73% rispetto all’anno precedente con quasi 20mila vaccinazioni somministrate in più“.

Non solo. È emerso anche un altro dato che conferma la crescita di richieste per il vaccino antinfluenzale nel 2020: secondo fonti regionali la campagna in Sicilia avrebbe raggiunto l80% dellobiettivo.

Inoltre, a scongiurare ogni pericolo in merito alla mancanza di dosi, poco dopo, ci ha pensato l’Asp di Catania. In questa occasione era stato intervistato il direttore sanitario dell’Azienda catanese, il dottore Antonino Rapisarda. Quest’ultimo, anch’esso favorevole alla vaccinazione, aveva affermato che “il rischio di una carenza di dosi non c’è“.

In effetti, nonostante le persistenti lamentele, pare si sia riuscito finora a coprire l’intero fabbisogno della popolazione. Nello specifico, nell’Isola sarebbero state distribuite un milione e mezzo di dosi, che rappresenterebbero oltre il 60% in più rispetto all’anno scorso. Di questo milione e mezzo di dosi ecco la ripartizione provincia per provincia: a Palermo 360mila, a Catania 269mila, a Messina 233.500, a Trapani 215mila, ad Agrigento 114.600, ad Enna 38mila, a Caltanissetta 54.550, a Siracusa 124mila e a Ragusa 92mila.

In Sicilia la campagna, proprio per evitare intoppi, nel 2020 è iniziata con circa un mese di anticipo rispetto al passato: il 5 ottobre. Ma tale importante “missione” non è ancora terminata. Infatti, come riferito dall’Asp pare ci sia tempo fino a febbraio.

Sebbene dunque non apparirebbe ancora chiaro l’andamento poiché la campagna 2020/2021 è ancora in corso, si può sempre fare una ricostruzione dei risultati precedenti per avere un quadro più completo.

I dati incoraggianti ma non troppo della campagna antinfluenzale 2019/2020

Come si legge nel sito del Ministero della Salute, durante la stagione del vaccino antinfluenzale 2019/2020 nella popolazione generale c’è stato “un aumento delle coperture che passano da 15,8% della stagione precedente al 16,8% dell’ultima stagione. Negli anziani, soprattutto, si osserva, a partire dalla stagione 2015/16, un costante aumento della copertura, che si attesta al 54,6%“. Tuttavia “per ridurre significativamente morbosità, complicanze e mortalità per influenza sono necessari ulteriori sforzi per ottemperare alle indicazioni provenienti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale che indicano il 75% come obiettivo minimo perseguibile e il 95% come obiettivo ottimale negli ultrasessantacinquenni e nei gruppi a rischio“. (I dati nella FOTO sottostante)

Aumento delle coperture vaccinali nella popolazione generale

Le coperture del vaccino antinfluenzale negli anziani

Vaccino antinfluenzale e Coronavirus

Come accennato nella parte iniziale dell’articolo, l’annuncio del Ministero della Salute conferma l’importanza della vaccinazione antinfluenzale intesa anche come azione di screening” nei confronti del Coronavirus: “La vaccinazione antinfluenzale, infatti, permette di semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra Covid-19 e influenza, di limitare le complicanze da influenza nei soggetti a rischio e, dunque, di ridurre gli accessi al Pronto Soccorso”.

Copertura vaccinale nel 2018/2019

Secondo alcuni dati Istat, la copertura del vaccino antinfluenzale per gli over65 nella stagione 2018/2019 ha fatto registrare il 53,1% per 100 abitanti, segnando un peggioramento rispetto a dieci anni prima e un valore di stabilità rispetto all’anno precedente.

Uno sguardo generale: landamento delle vaccinazioni negli over65 negli ultimi anni

Sempre secondo quanto si legge nel bilancio di Istat: “L’andamento della vaccinazione antinfluenzale negli over65 è tornato a aumentare, dopo aver toccato il livello più basso nella stagione 20142015 (48,6%), nella stagione invernale 20182019 (53,1%), anche se il livello permane inferiore a quello registrato fino alla stagione invernale 20112012 (oltre il 60%). Calcolando la copertura sulla intera popolazione la quota di persone vaccinate è del 15,8% nella stagione 20182019“. (I dati nella FOTO sottostante)

L’andamento della copertura vaccinale antinfluenzale negli over65

Fonte foto: Pixabay.com