PALERMO – Dopo il presidente Nello Musumeci, e il sindaco di Messina Cateno De Luca che attacca il governatore e l’Assessore alla Salute Ruggera Razza, arrivano i pensieri e le dichiarazioni del sindaco palermitano Leoluca Orlando e del presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gianfranco Miccichè.
Tutti contro il premier Conte, tutti contro la scelta “irragionevole” (a detta di Musumeci), di inserire la Sicilia nella fascia arancione. Un lockdown soft che causerà, per ovvie ragioni, ancora danni alla nostra isola, soprattutto in ambito economico.
“I comuni siciliani ritengono essere assolutamente prioritaria la salvaguardia del diritto alla salute. Ciò premesso, crea molti interrogativi l’affermazione del Presidente della Regione Siciliana che ha dichiarato di non essere stato sentito e di non aver potuto illustrare i dati della situazione in Sicilia“.
Lo afferma in una nota il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando.
“Per rispetto istituzionale di tutti e per quanto ci riguarda per rispetto istituzionale degli Enti Locali – aggiunge Orlando – chiediamo al Governo regionale di conoscere i dati forniti e chiediamo un immediato chiarimento da parte del Governo nazionale. Con pari forza si ribadisce la richiesta di adeguati e immediati interventi di ristori“.
“Non lo voglio neanche pensare che Lazio e Campania siano state classificate regioni gialle perché dello stesso colore politico della maggioranza che sostiene il governo nazionale. E, quindi, non voglio neanche credere che si tratti di marchette sulla pelle dei siciliani“.
Dice invece in una nota il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gianfranco Miccichè.
“O c’è stato un palese errore – aggiunge -, o qualcuno dovrà spiegarci perché le regioni più colpite dal Covid sono quelle meno colpite dalle decisioni del governo. Conte questa volta venga in tv per spiegarci i veri motivi per cui ha deciso di fare morire la Sicilia“.
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