SICILIA – È stato l’anno del processo Open Arms, delle condanne per gli stupri di Villa Bellini e del Foro Italico e di tanti, tantissimi processi, pezzi di un puzzle giudiziario che ci ha accompagnato per tutto il 2024.
Noi di NewSicilia abbiamo voluto raccogliere ognuno di quei tasselli, ripercorrendo ogni fase di quest’anno. Continuate a leggere per “rivivere” un anno di cronaca giudiziaria.
Un anno di cronaca giudiziaria
Anno che inizia subito con il botto quando, il 24 gennaio cominciò il processo al medico di Campobello di Mazara Alfonso Tumbarello, imputato per concorso esterno in associazione mafiosa e falso in atti pubblici per avere redatto numerosi certificati per consentire all’allora boss latitante Matteo Messina Denaro di potersi curare sotto il falso nome di “Andrea Bonafede”.
Tumbarello si sarebbe occupato delle prescrizioni per la cura del cancro di Messina Denaro, intestate però al prestanome dell’identità al boss, il geometra Andrea Bonafede, nato nel 1963 e omonimo di un cugino nato nel 1968 e anche lui arrestato.
Febbraio
Diciassette condanne e due assoluzioni: questa la sentenza del processo relativo all’inchiesta “Tuppetturu” della Guardia di finanza del comando provinciale di Catania datata 27 febbraio.
L’operazione ha portato, il 16 novembre del 2022, all’arresto di ben 24 persone. In quell’occasione l’attenzione degli inquirenti si è focalizzata sui clan Cintorino e Brunetto, articolazioni territoriali, rispettivamente, dei clan Cappello e Santapaola-Ercolano.
Dall’indagine, coordinata dalla Dda di Catania e condotta da unità specializzate del Gico del nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza, sono emersi contatti tra i due clan.
Le due “famiglie” mafiose, seppur rivali, si sarebbero accordate per la spartizione degli affari mafiosi e la risoluzione di controversie o problematiche nelle zone di comune interesse, come quelle di Giardini Naxos e Taormina, nel Messinese.
Marzo
Pieno di polemiche e dibattito fu invece il mese di Marzo quando venne annullato l’ergastolo per Cristian Ioppolo, accusato del femminicidio di Alessandra Immacolata Musarra, trovata senza vita nella sua abitazione la vigilia dell’8 marzo 2019 a Messina. Pena abbassata a 24 anni.
A sancire la sentenza è stata la Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria che ha rideterminato la pena su concorde richiesta delle Parti. Il processo si era infatti allontanato dalla Corte di Messina dopo che la Cassazione aveva annullato parzialmente la sentenza che confermava l’ergastolo, rimandando tutto davanti ai giudici di Reggio Calabria per valutare la sussistenza dell’aggravante dei motivi abbietti e futili.
Alessandra Musarra fu trovata morta la vigilia della festa delle donne nella sua abitazione di contrada Campolino a Santa Lucia sopra Contesse, zona popolare di Messina.
Aprile
Aprile è stato l’epilogo di un processo durato quasi vent’anni. Il 27 aprile si è finalmente giunti a una conclusione in merito a una dolorosa vicenda che ha scosso la città di Messina nel 2005.
Sedici persone, tra medici e infermieri, erano state coinvolte in un caso che ha visto la luce al Policlinico di Messina e che ha segnato la morte del neonato Edoardo Bombara due giorni dopo la sua nascita, avvenuta il 20 dicembre 2005.
Il tragico evento ha portato alla condanna di una dottoressa, che ora dovrà risarcire quasi un milione di euro alla famiglia Bombara. Il piccolo Edoardo è spirato il martedì seguente alla nascita, mentre il suo gemellino Cristiano lottava ancora per la vita, intubato e in condizioni critiche, a causa delle complicazioni sopraggiunte dopo il parto cesareo.
Maggio
Con l’arrivo di Maggio ecco una stangata per Cosa Nostra. Il sesto giorno di quel mese infatti furono sentenziati più di 400 anni di carcere per 47 imputati legati all’inchiesta Agorà
L’inchiesta fece luce sui rapporti tra la ‘famiglia’ Santapaola di Catania e il clan Nardo di Lentini, che avrebbero fatto affari insieme, nel traffico di droga e nel controllo del tessuto imprenditoriale.
Giugno
Era il 13 giugno quando la Corte di Cassazione aveva annullato il verdetto della Corte d’Appello di Palermo che aveva assolto gli imputati, precedentemente condannati in primo grado, per la morte di 39 operai deceduti a causa dell’inalazione di fibre di amianto durante il loro lavoro nello stabilimento Fincantieri di Palermo.
L’accusa riguarda la morte di 39 operai e lesioni gravi ad altri 11, causate dall’assenza di misure di protezione per prevenire l’inalazione di polveri di amianto, un materiale estremamente pericoloso per la salute umana, utilizzato nelle lavorazioni di riparazione e trasformazione navale a Palermo.
Luglio
Luglio è stato uno degli episodi spalmati lungo questo 2024 riguardante il caso Pandora e lo scandalo che ha visto protagonisti Luca Sammartino e il Comune di Tremestieri Etneo.
Il 16 luglio 2024 infatti Tribunale per il riesame di Catania ha rigettato l’appello presentato dai legali dell’ex assessore contro la sua sospensione da incarichi pubblici, disposta dal G.I.P. alla luce di quanto emerso durante l’inchiesta Pandora.
Sammartino fu accusato di aver favorito il proprietario di una farmacia a Tremestieri Etneo (Catania) impedendo l’apertura a un suo concorrente. In cambio avrebbe ottenuto l’appoggio elettorale Caterina Chinnici, la candidata alle Europee che lui nel 2019 aveva deciso di sostenere.
Coinvolti nel caso anche due carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria della Procura. I due (uno in servizio e l’altro in aspettativa) che avrebbero fornito informazioni su indagini nei suoi confronti e bonificato da eventuali cimici la sede della sua segreteria.
Agosto
Primo giorno di Agosto che si apre con una sentenza. Era una sera d’estate infatti quando venne condannato dal Tribunale di Palermo a dieci anni di reclusione per voto di scambio politico mafioso l’ex deputato di Forza Italia Salvatore Ferrigno.
L’imputato è stato parlamentare nazionale di Forza Italia nella circoscrizione Esteri nel 2006 e un paio d’anni fa era candidato alle regionali con la formazione politica di Raffaele Lombardo.
In base all’accusa, l’esponente politico, candidato alle elezioni dell’Assemblea Regionale Siciliana del 2022, avrebbe accettato la promessa del mafioso di Carini, Giuseppe Lo Duca, di procurargli i voti in cambio di soldi e dell’impegno a soddisfare gli interessi dei clan.
Settembre
Era il 6 settembre quando, nell’aula bunker del carcere di Gazzi a Messina, arrivò la sentenza del maxiprocesso d’appello sulla mafia dei pascoli nei Nebrodi.
L’inchiesta, avviata anche grazie alle denunce dell’ex presidente del Parco dei Nebrodi, Giuseppe Antoci, ha coinvolto i clan tortoriciani dei Batanesi e dei Bontempo Scavo. Quest’ultimi accusati di aver orchestrato per decenni truffe agricole ai danni dell’Unione Europea e dell’Agea, sottraendo milioni di euro di fondi pubblici.
Secondo quanto riportato sono state pronunciate complessivamente 65 condanne. L’unica conferma integrale della sentenza di primo grado riguarda Gino Calcò Labruzzo, mentre per gli altri 64 imputati ci sono state numerose riduzioni di pena, alcune significative.
Ci sono state anche 18 assoluzioni totali e 6 prescrizioni, oltre a una serie di assoluzioni e prescrizioni parziali. Per 6 imputati, l’appello del pubblico ministero è stato rigettato, confermando così le assoluzioni del primo grado.
Ottobre
Condanne parallele per due storie tristemente lineari. Era infatti ottobre quando vennero sentenziate le prime condanne per i due casi di stupro avvenuti alla Villa Bellini di Catania e al Foro Italico di Palermo.
Per il primo, uno dei maggiorenni egiziani coinvolti, ammontò a 12 anni e 8 mesi di reclusione la condanna sentenziata dal gup di Catania.
L’episodio fu commesso il 30 gennaio 2024 nei bagni pubblici della Villa Bellini davanti al fidanzato diciassettenne della vittima.
Il secondo caso invece vide confermata la condanna a otto anni e otto mesi inflitta in primo grado ad uno dei giovani accusato di aver partecipato allo stupro del Foro Italico.
Era infatti il luglio del 2023 quando un gruppo di giovani violentò sessualmente una 19enne palermitana.
Novembre
Altro processo, altre polemiche, stessi protagonisti. Era infatti il 28 novembre quando la Cassazione annullò con rinvio la sospensione di Luca Sammartino da incarichi pubblici disposti dal gip nell’ambito dell’inchiesta Pandora.
La prima udienza del processo si terrà il 14 marzo del 2025 davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Catania.
Dicembre
Il Vicepremier avrebbe impedito, illegalmente, all’equipaggio dell’imbarcazione della Ong Open Arms di far sbarcare 147 migranti soccorsi in mare a Lampedusa.
“Sono assolutamente orgoglioso di quello che ho fatto“. Queste le parole di Salvini prima della sentenza. Per il Vicepremier, erano stati chiesti 6 anni di reclusione.